Page 4 - Il Pentagate
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alcuni esperti - anonimi - spiegano che l'apparecchio si è disintegrato nello

            schianto e, per di più, si è fuso. "L'impatto è avvenuto con grande forza,
            provocando la polverizzazione dell'apparecchio",  fa notare uno di loro,
            "ed è stato seguito immediatamente da un incendio. Diversamente dalle
            automobili, gli aerei sono composti principalmente da alluminio che entra

            in fusione a 600°C, e le strutture dell'apparecchio potrebbero essersi
            fuse".
               In seguito, altri giornali riprendono questo argomento, benché sia in

            contraddizione con la foto del presunto frammento.  "Qual è la causa
            dell'assenza delle ali? Gli esperti sono categorici: essendo fabbricate in
            alluminio,   si   sono   semplicemente   fuse   nell'incendio",  commenta
            Marianne.

               Perché   no?   Allora,   però,   si   dovrebbero   trovare   cento   tonnellate   di
            metallo fuso. Ma non è così. Per spiegare questo mistero, si comunica al
            lettore   che   la   temperatura   ha   raggiunto   il   punto   di   gassificazione.

            "L'intensità del calore causato dalla deflagrazione può tranquillamente
            disintegrare   l'apparecchio.   Meyssan   forse   non   lo   sa,   ma   a   3000°
            l'alluminio si trasforma in gas!", insegna dottamente Entrevue.

               Naturalmente,   nessuno   s'interroga   sulle   conseguenze   di   una   simile
            ipotesi. Se l'aereo è bruciato a più di 3000° all'interno dell'edificio e
            all'altezza del pianoterra e del primo piano, com'è possibile credere che i

            piani superiori abbiano resistito a una temperatura così elevata? E come
            hanno potuto le autorità identificare le presunte vittime ritrovate in questo
            forno?   Perché   un'altra   prova   teoricamente   inconfutabile   del  crash
            dell'aereo sul Pentagono data da  Libération  ai suoi lettori è che  "una

            passeggera è stata identificata grazie alle impronte digitali".
               Come credere che il metallo fuso si sia "gassificato" e che i corpi umani
            siano ancora identificabili?

               Secondo questi giornali, l'aereo è stato dunque "polverizzato" prima di
            "fondere"  e   di  "trasformarsi  in  gas".  Tuttavia  hanno   identificato   con
            assoluta certezza un frammento che non era affatto carbonizzato.



               Il Pentagono non ha ritrovato il frammento


               Le pubblicazioni che hanno mostrato questo frammento contestano, di

            fatto, la versione ufficiale. Dalle conferenze stampa del Pentagono del 12 e
            del   15   settembre   2001   emerge,   infatti,   che   nessun   pezzo   importante




            Thierry Meyssan                                 3                          2002 - Il Pentagate
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