Page 43 - Nomi & Nomi
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Il nome è quasi totalmente accentrato in Sicilia, soprattutto nella zona di Agrigento: l’uso così
esteso è insorto per il culto di s. C., eremita bizantino che visse nel VI secolo sul monte Gennaro
presso Sciacca, dove ben il dieci per cento degli abitanti di sesso maschile porta questo nome.
Per tradizione popolare s. C. è invocato per liberare gli indemoniati. Il nome greco era un
appellativo, con significato anche reverenziale, attribuito agli eremiti e ai monaci bizantini di
rito ortodosso, anche nell’Italia meridionale. È un vigoroso combattente e per la natura, che ama
sopra ogni cosa, sarebbe disposto a lottare per tutta la vita. Rispettoso delle tradizioni, mostra
sorprendenti capacità di comunicazione con gli altri.
Corrispondenze: segno del Capricorno. Numero portafortuna: 4. Colore: azzurro. Pietra:
zaffiro. Metallo: mercurio.
Camillo Camilla
SIGNIFICATO: ministro di Dio
ORIGINE: etrusca
ONOMASTICO: 14 luglio
È accentrato per due terzi in Lombardia, e risale a un soprannome latino a sua volta di origine
etrusca: con il termine camillus si indicava un fanciullo addetto alle cerimonie sacre. Il nome
proprio apparve con Marco Furio C., generale romano che nel 396 a.C. conquistò Veio, mentre
al femminile è nota la vergine cacciatrice che aiuta Enea contro Turno nell’Eneide di Virgilio. S.
C. de’ Lellis viene festeggiato dalla Chiesa come fondatore dell’Ordine dei Chierici regolari
Camilliani (1584) ed è venerato come patrono degli ospedali. Tra i personaggi famosi: C.
Benso di Cavour, statista (1810-1861); la giornalista C. Cederna e, nella letteratura italiana
leggera del dopoguerra, il personaggio di don C. creato dallo scrittore Giovanni Guareschi.
È un irruento che usa questa forza per inseguire un’idea, un ideale, una passione. Il suo ardore
impulsivo e generoso nasconde altre qualità di carattere morale: la rettidutine, la giustizia e la
carità.
Corrispondenze: segno del Leone. Numero portafortuna: 1. Colore: giallo. Pietra: topazio.
Metallo: oro.
Candido Candida
SIGNIFICATO: bianchissimo, luminoso, smagliante
ORIGINE: latina
ONOMASTICO: 19 marzo
È largamente diffuso in tutta Italia, in modo particolare nel Lazio, e deriva dal cognomen latino
di età imperiale Candidus; nel Cristianesimo racchiude il significato di ‘puro, sincero’ e viene
largamente usato al femminile.
La Chiesa ricorda s. C. martire a Roma, ucciso con quaranta compagni a Sebaste; s. C. vergine e
martire a Milano durante la persecuzione di Diocleziano e un’altra omonima, battezzata da s.
Pietro a Napoli. In minima parte la diffusione è stata promossa anche per via letteraria e
teatrale, attraverso il racconto satirico del 1759 di Voltaire che ha questo nome per titolo e la
commedia Candida di G. B. Shaw del 1900.
La sua unica preoccupazione sono gli altri, il benessere e la serenità altrui. Di sé non si cura per
nulla. E questo aspetto fa di lui una persona più unica che rara.
Al suo mondo interiore tuttavia, ricco di poesia e dolcezza, non corrisponde un mondo esteriore
altrettanto attraente.