Page 20 - Nomi & Nomi
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un po’ di durezza, orgoglio e cattiveria che... guastano.
Corrispondenze: segno del Capricorno. Numero portafortuna: 6. Colore: giallo. Pietra: ambra.
Metallo: bronzo.
Arnaldo Arnalda
SIGNIFICATO: potente come un’aquila
ORIGINE: germanica
ONOMASTICO: 17 giugno
Abbastanza comune in tutta l’Italia centro-settentrionale, soprattutto in Emilia Romagna, e, nella
forma Arnoldo, in Lombardia, Toscana e Marche. La sua diffusione è stata promossa dal culto di
alcuni santi. Nel Risorgimento, per un recupero di carattere patriottico, il nome ha avuto nuova
linfa in relazione alla figura di A. da Brescia, nemico della corruzione del clero e del potere
temporale dei papi, riformatore religioso aderente al libero Comune costituitosi a Roma nel
1145, arso vivo nel 1154. Tra i personaggi celebri merita di essere ricordato il compositore
austriaco A. Schönberg (1874-1951), fondatore della musica dodecafonica e maggior teorico
del linguaggio musicale contemporaneo. Da bambino A. si mostra estroverso, generoso e
fiducioso; da adulto sarà un uomo virile, certo nel futuro e nelle scienze esatte. In famiglia è
sicuro di sé e piuttosto tirannico ma molto responsabile del ruolo di marito e padre. Dai suoi
cari esige lealtà assoluta.
Corrispondenze: segno del Sagittario. Numero portafortuna: 5. Colore: viola. Pietra: ametista.
Metallo: rame.
Arnoldo Arnaldo
Aroldo
SIGNIFICATO: dominatore, guida di esercito
ORIGINE: germanica
ONOMASTICO: 1 novembre
Dal germanico Harjowalda, il nome è passato alla forma latina Ariovaldus nel Medioevo e si è
poi affermato presso i Franchi con il significato di ‘ambasciatore, messaggero’, carica che
veniva ricoperta da alti funzionari militari e civili. Italianizzato in Araldo, oggi è usato come
nome proprio dal senso originario di ‘messo’. Il nome Eraldo può rappresentare una variante
fonetica di A., di cui è diffusa anche la forma Arialdo. È il nome di quattro re di Danimarca, di
due re d’Inghilterra e di quattro re di Norvegia. La diffusione è maggiore nell’Italia centrale,
particolarmente in Emilia Romagna e in Toscana, ma il nome è divenuto comune anche in
Lombardia grazie al culto riservato a s. Arialdo di Cucciago, diacono di Milano nell’XI secolo,
per la fama dell’opera lirica di Giuseppe Verdi Aroldo e per il poema di G. Byron Il giovane
Aroldo. Dignità, contegno, forma, apparenza ma anche buon umore e umorismo, sono le cifre
principali del suo carattere. Ma appunto l’apparenza nasconde un animo inaspettato di
avventuriero, dongiovanni, ribelle, un po’ folle che nessuno mai si aspetterebbe da lui.
Corrispondenze: segno del Toro. Numero portafortuna: 7. Colore: giallo. Pietra: topazio.
Metallo: oro.
Arrigo Enrico
Arsenio