Page 117 - L'Incredibile menzogna
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Nell'editoriale, pubblicato il 30 novembre 2001 sul New York Times,
Alberto Gonzales, consigliere giuridico di George W. Bush, difende il
decreto presidenziale - che ha redatto personalmente - che istituisce i
tribunali militari
Come ogni presidente prima di lui, il presidente Bush ha invocato il suo
potere di creare tribunali militari incaricati di giudicare i nemici
belligeranti che commettano crimini di guerra. In circostanze favorevoli,
questi tribunali offrono importanti vantaggi rispetto a quelli civili.
Risparmiano ai giurati e ai giudici americani i gravi rischi che
comportano i processi ai terroristi. Permettono al governo di utilizzare
come prove informazioni segrete, senza compromettere i servizi segreti o
le forze armate. Possono amministrare la giustizia rapidamente, vicino
alle zone in cui i nostri uomini si battono, senza dover dedicare anni alle
procedure preliminari al processo o agli appelli che seguono il processo.
Possono anche prendere in considerazione moltissimi elementi di prova
pertinenti per emettere un verdetto. Per esempio, la situazione di una zona
di guerra rende spesso impossibile ottemperare alle condizioni richieste
per l'autenticazione dei documenti presso un tribunale civile, invece i
documenti provenienti dai covi della rete Al Qaeda a Kabul possono
essere essenziali per decidere se i membri di cellule di questa
organizzazione nascosti in Occidente sono colpevoli.
Alcuni parlamentari e qualche garantista rimangono scettici riguardo
ai tribunali militari. Le loro critiche, anche se ben intenzionate, sono
sbagliate e basate su una falsa idea di quello che il decreto del Presidente
prevede e sulla sua applicazione.
Il decreto riguarda unicamente i criminali di guerra nemici e stranieri;
non si applica ai cittadini americani e neanche a soldati nemici che
rispettino il diritto di guerra. In virtù di questo decreto, il Presidente non
può deferire ai tribunali militari altri che cittadini stranieri che siano
membri di Al Qaeda o di altre organizzazioni terroristiche internazionali
che abbiano gli Stati Uniti per bersaglio o che le sostengano attivamente.
Il Presidente deve decidere quando è nell'interesse degli Stati Uniti che
queste persone siano giudicate da un tribunale militare e quando esse
devono essere accusate di atti contrari al diritto internazionale di guerra,
come attaccare civili, nascondersi tra la popolazione civile o rifiutare di
portare armi apertamente. I criminali di guerra nemici non hanno diritto
Thierry Meyssan 116 2002 - L'Incredibile menzogna