Page 459 - Manuale dell'architetto
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PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE PER IL CULTO B.10.
CHIESE CATTOLICHE 1.
Allo scopo di costituire un riferimento unitario che orienti il dialogo tra committenti e zioni generiche e con un linguaggio “colto”, non usuale agli altri repertori normativi A.PGNREOONZGEIOREATNTLIAI ZDIIONE
progettisti delle nuove chiese parrocchiali e di definire termini normativi e requisiti correnti. B.OPRREGSATANZISIOMNI IEDDIELGIZLII
per la valutazione dei progetti (anche in vista della erogazione dei relativi finanzia- C.PESREORFCEISZSIOIONALE
menti da parte della CEI), la Commissione Episcopale per la liturgia, in collabora- La Nota si riferisce in particolare alla progettazione delle nuove chiese parrocchiali, D.SPTRROUGTETTUTRAAZLIEONE
zione con la Commissione della CEI per l’edilizia di culto e la Consulta nazionale ma la Premessa precisa che le indicazioni e prescrizioni impartite…”possono rivesti-
per i beni culturali ecclesiastici, ha elaborato la Nota pastorale della Conferenza re una loro esemplarità di fondo anche per le chiese non parrocchiali, quali i santua- E.ACOMNBTIERNOTLALLOE
Episcopale Italiana (CEI) “La progettazione di nuove chiese” del 18 febbraio 1993. ri, le chiese conventuali, le cappelle di ospedali, di case di esercizi, di cimiteri ecc. F.MCOAMTEPROIANLEI,NTI, TECNICHE
La trattazione, ampia e articolata, partendo dalla sintesi dei significati liturgici del- Di seguito si riporta una estesa sintesi delle indicazioni della Nota, ordinate per para- G.URBANISTICA
la chiesa e delle specificazioni introdotte dal Concilio Vaticano II, perviene a defi- grafi secondo la numerazione originale.
nire requisiti relativi all’intera estensione delle questioni tecniche che si pongono Le figure e gli schemi allegati sono stati anch’essi elaborati in base ai dati e alle indi- BFR.U1I.BILITÀ DEGLI SPAZI
nella concezione-progettazione dell’edificio-chiesa, seppure con alcune formula- cazioni tecniche e liturgiche contenute nella Nota della CEI. LSBAT.R2MU.TOTBUIRLIETÀPER
BSLOT.R3SU.PTETTUTRAECOPELRO
SIGNIFICATO LITURGICO DELLA CHIESA BITMU.PR4IE.APNETRI LEOATSTPROEZRTZA-
SBCTO.R5MU.MTTEURRCEIALI E UFFICI
1. Spazio architettonico e celebrazione cristiana Costruire una nuova chiesa è operazione pastorale articolata, nei suoi attori, ma SBPTE.RR6U.LTATURRISETROIRCAETZTIIOVNE EE
La Chiesa è il luogo nel quale si riunisce la comunità cristiana per ascoltare la paro- ancor prima nel processo che la giustifica come immagine di una comunità, guidata BST.R7U.TTURE SANITARIE
la di Dio, per innalzare a Lui preghiere di intercessione e di lode e soprattutto per nel suo cammino storico da profonde leggi teologiche e culturali. BSL’TI.SR8TU.RTUTUZIROENPEER
celebrare i santi misteri. BRSTA.R9UE.TINTUFROERPMEARZCIOUNLTEU-
L’edificio di culto cristiano corrisponde alla comprensione che la Chiesa ha di se stes- 4. Un progetto culturale, pastorale ed ecclesiale ISBLT.RC1UU0TL.TTOURE PER
sa nel tempo: le sue forme concrete, nel variare delle epoche, sono immagine relati- Non si può partire dalla chiesa considerata solo come opera muraria. Prima ci si deve por- BST.R1U1T.TURE CIMITERIALI
va di questa autocomprensione. Pertanto, la progettazione e la costruzione di una re di fronte ai soggetti per i quali sarà edificata e al Soggetto divino cui è riferita. II che
nuova chiesa richiedono, innanzitutto, che la comunità locale si sforzi di attuare il pro- vuole dire individuare un gruppo umano che abbia una sua autonomia “territoriale”, farsi PMBI.UN9SA.E2CI,O.GTAECLLHEERIE D’ARTE,
getto ecclesiologico liturgico scaturito dal Concilio Vaticano Il che, in sintesi, esprime carico delle sue attese, corrispondere alle sue istanze, condividere la sua crescita di fede.
due convinzioni: CBH.1IE0SE.1C.ATTOLICHE
5. La nuova chiesa e la comunità diocesana
• la Chiesa è mistero di comunione e popolo di Dio pellegrinante verso la La costruzione di una nuova chiesa per una parrocchia presuppone la sensibilità di
Gerusalemme celeste; una “Chiesa madre”. È la comunità diocesana che, sotto la guida del Vescovo, si
incarna nella realtà locale, per crearvi uno spazio di accoglienza. Ne deriva un pro-
• la liturgia è azione salvifica di Gesù Cristo, celebrata nello Spirito, dall’assemblea fondo legame spirituale tra l’edificio parrocchiale di culto e la chiesa cattedrale, sede
ecclesiale, ministerialmente strutturata, attraverso l’efficacia di segni sensibili. del magistero episcopale e segno di unità della diocesi.
2. La chiesa come edificio, immagine della chiesa, popolo di Dio 6. La chiesa nel contesto urbano
La realtà della Chiesa si manifesta in modo speciale nell’assemblea liturgica, sog- Lo spazio interno di una chiesa ha certamente un’importanza prioritaria, dal momento
getto della celebrazione cristiana. che esso trascrive architettonicamente il mistero della Chiesa-Popolo di Dio. D’altra
parte, la concreta interpretazione dei rapporti interno-esterno ed edificio-contesto
3. La promozione di una nuova comunità ecclesiale locale costituisce una delle acquisizioni più importanti dell’architettura contemporanea.
Costruire una chiesa “di pietre” esprime una sorta di radicamento della Chiesa “di Il rapporto tra chiesa e quartiere ha valore qualificante rispetto a un ambiente urba-
persone” nel territorio (plantatio Ecclesiae) il che esige un discernimento della comu- no non di rado anonimo, che acquista fisionomia (e spesso anche denominazione)
nità cui il nuovo edificio è destinato. tramite questa presenza, capace di orientare e organizzare gli spazi esterni circo-
Questo discernimento, a partire dai problemi della nostra società complessa e dall’at- stanti. Ciò significa che il complesso parrocchiale deve essere messo in relazione ed
tenzione alla cultura locale, procede per gradi al fine di approdare a un sito maturo. entrare in dialogo con il resto del territorio, deve anzi arricchirlo.
PROGETTO DEGLI SPAZI INTERNI E DEI LUOGHI SUSSIDIARI ANNESSI ALLA CHIESA
7. Unità e articolazione dell’aula liturgica 8. L’altare
La disposizione generale di una chiesa deve rendere l’immagine di un’assemblea L’altare è il punto centrale per tutti i fedeli, è il polo della comunità che celebra.
riunita per la celebrazione dei santi misteri, gerarchicamente ordinata e articolata nei Dovrà pertanto essere ben visibile e degno; a partire da esso dovranno essere pen-
diversi ministeri, in modo da favorire il regolare svolgimento dei riti e l’attiva parteci- sati e disposti i diversi spazi significativi.
pazione di tutto il popolo di Dio. Lo spazio interno della chiesa è dunque studiato per Sia unico e collocato nell’aria presbiteriale, rivolto al popolo e praticabile tutto all’in-
esprimere e favorire in tutto la comunione dell’assemblea, che è il soggetto cele- torno.
brante. L’ambiente interno, dal quale deve sempre partire la progettazione, sarà Si ricordi che, pur proporzionato all’area presbiteriale in cui è situato, l’altare assicura
orientato verso il centro dell’azione liturgica e scandito secondo una dinamica che la funzione di “focalità” dello spazio liturgico solo se è di dimensioni contenute.
parte dall’atrio, si sviluppa nell’aula e si conclude nel presbiterio, quali spazi artico- L’altezza del piano della mensa sia di circa 90 cm rispetto al pavimento, per facilitare
lati ma non separati. il compito dei ministri che vi devono svolgere i propri ruoli celebrativi.
Sull’altare non si devono collocare né statue né immagini di santi.
Tale spazio è in primo luogo progettato per la celebrazione dell’Eucarestia; per questo Durante la dedicazione si può riporre un cofano con reliquie autentiche di martiri o altri
è richiesta una centralità non tanto geometrica, quanto focale dell’area presbiteriale, santi, non inserendole nella mensa, ma sotto di essa.
adeguatamente elevata, o comunque distinta, rispetto all’aula. Secondo l’uso tradizionale e il simbolismo biblico, la mensa dell’altare fisso sia prefe-
Del resto, lo spazio deve rendere possibile l’organico e ordinato sviluppo, oltre che del- ribilmente di pietra naturale. Tuttavia, per la mensa, come pure per gli stipiti e la base
la Messa, anche degli altri Sacramenti (Battesimo, Confermazione, Penitenza, Unzione che la sostiene, si possono usare anche altri materiali, a patto che siano convenienti
degli infermi, Ordinazione, Matrimonio) e sacramentali (funerali, Liturgia delle Ore, per la qualità e la funzionalità dell’uso liturgico.
benedizione ecc.), con il margine di adattabilità che la prassi pastorale può esigere.
I sistemi fissi di accesso e i percorsi per la circolazione interna, come pure la disposi- 9. L’ambone
zione dell’arredo e della suppellettile mobile (banchi, sedie) della zona dei fedeli devo- È il luogo proprio della parola di Dio. La sua forma sia correlata all’altare, senza tutta-
no facilitare i vari movimenti processionali e gli spostamenti previsti dalle celebrazioni via interferire con la priorità di esso.
liturgiche nonché l’agevole superamento delle barriere architettoniche. La sua ubicazione sia pensata in prossimità all’assemblea (anche non all’interno del
presbiterio, come testimonia la tradizione liturgica) e renda possibile la processione
Per prima cosa, nella chiesa vanno sottolineate le grandi presenze simboliche per- con I’Evangeliario e la proclamazione pasquale della Parola.
manenti: l’altare, l’ambone, il battistero e il fonte battesimale; seguono poi il luogo Sia conveniente per dignità e funzionalità, disposto in modo tale che i ministri che lo
della Penitenza, la custodia eucaristica e la sede del Presidente. usano possono essere visti e ascoltati dall’assemblea. Un leggio qualunque non
basta: si richiede una nobile ed elevata tribuna, possibilmente fissa, che costituisca
Unitamente a queste, sono da progettare gli spazi per i fedeli, per il coro e l’organo e una presenza eloquente.
la collocazione delle immagini. Accanto all’ambone può essere collocato il grande candelabro per il cero pasquale.
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