Page 3 - Manuale dell'architetto
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A.1. NOZIONI GENERALI DI PROGETTAZIONE • RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO
1. ORGANISMI NORMATIVI NAZIONALI E INTERNAZIONALI
CODICE E NORMA
ATTIVITÀ NORMATIVA
Le modalità di redazione-comunicazione degli elaborati di progetto sono regolate da norme.
Si tratta di disposizioni, convenzioni, prescrizioni che costituiscono solo una parte di più ampi apparati di regolamentazione nazionali e internazionali rivolti a verificare e garan-
tire le prestazioni dei prodotti industriali in genere – quindi anche dei prodotti che intervengono nell’industria delle costruzioni – e a coordinarne la compatibilità e l’utilizzabilità
nei diversi ambiti produttivi e territoriali, sia come “prodotti finali” destinati direttamente alla fruizione, sia come “componenti” di prodotti più complessi.
NORME DI RAPPRESENTAZIONE Codici ‘letterari’, come sono:
• nomi (di prodotti, categorie di prodotti, strumenti)
È essenziale della “rappresentazione” l’esigenza di trasmettere informazioni. • legende, didascalie processuali, avvertenze.
Tanto vale per qualsiasi tipo di rappresentazione, in qualsiasi ambito di progettazione Codici ‘numerici e quantitativi’, come sono:
e di produzione. Tanto più vale in ambiti caratterizzati dalla collaborazione di un gran • quote e misure, numerazione di pezzi o parti ricorrenti;
numero di operatori e da un elevato grado di complessità dei materiali e dei processi, • calcoli, computi delle quantità, analisi dei prezzi, ecc.
come è per l’ambito del progetto edilizio. Quanto più esteso è il numero degli opera- Simbologie grafiche-numeriche di designazione e correlazione, come sono:
tori coinvolti e quanto più alto è il grado di complessità implicato dai processi produt- • la posizione dei riferimenti a sezioni, particolari e dettagli;
tivi, tanto più chiara e definita dovrà risultare l’informazione che la rappresentazione • i rimandi ai corrispondenti elaborati grafici.
trasmette. Tutto ciò è alla base dell’esigenza di definire, codificare, regolare i modi del- Codici grafici, come sono:
la trascrizione-comunicazione del progetto. Questioni “normative” che non si poneva- • spessori connotativi delle linee;
no quando il “progetto”, costituito da rappresentazioni ‘naturali’, doveva rendere con- • simbologie di designazione dei materiali;
to al “committente” illuminato del palazzo o della cattedrale e fornire indicazioni di • simbologie schematiche di oggetti complessi
costruzione, d’ordine e di misura ad artigiani sapienti e, in qualche modo, familiari, in
quanto appartenenti alla stessa aura culturale del progettista. Questioni divenute (apparecchiature di impianti idraulici, elettrici ed elettronici, telefonici, ecc);
essenziali oggi che la “committenza” è costituita soprattutto da “istituzioni” – come è • schematizzazioni di processi (come i grafici di temporalizzazione delle opere);
per scuole, case popolari, musei e biblioteche, stazioni, strade e piazze, dighe, ecc. – • schematizzazioni di apparati tecnologici
che nel concreto propongono una pluralità complessa di interlocutori; oggi che la rea-
lizzazione è demandata a una larga gamma di operatori – altri tecnici, industriali, arti- (come gli schemi di smaltimento delle acque meteoriche nelle coperture).
giani – con proprie logiche produttive, proprie culture, propri statuti. Accanto al dise-
gno ‘naturale’, che sopravvive come strumento di ricerca, di verifica e comunicazione
sintetica del progetto, si dispongono sistemi di rappresentazione di diverso grado di
astrazione e complessità, regolati da codici di comunicazione rivolti a rendere chiare
e univoche le informazioni per i diversi interlocutori e operatori coinvolti nella realizza-
zione dell’opera.
Il progetto consiste essenzialmente nell’elaborazione di questo complesso sistema di
informazioni chiare e correlate, redatte in codici che possano essere univocamente
interpetrati dagli operatori che concorrono alla realizzazione dell’opera. Il “codice” non
è ancora “norma”: il codice precede la norma, è una modalità di comunicazione che si
istituisce all’interno di un gruppo, di una comunità scientifica o tecnica e che nel tem-
po si afferma e consolida. Allorquando un “codice” viene selezionato, definito e infine
imposto esplicitamente da una qualche legge o regolamento emanato da qualche
autorità riconosciuta, acquisisce il carattere di “norma”, vale a dire di disposizione
cogente, imperativa.
ORGANIZZAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI DI NORMALIZZAZIONE
L’attività normativa viene svolta prevalentemente a livello nazionale, ma da diversi COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE (CEN)
anni si sono costituite organizzazioni che operano nel senso di promuovere l’esten-
sione dei sistemi normativi e di armonizzare le diverse norme nazionali al fine di age- È l’organizzazione europea responsabile della pianificazione, della redazione e dell’a-
volare gli scambi e la comunicazione a livello europeo e mondiale. dozione delle norme europee riferibili a tutti i settori produttivi, eccetto quelle dei setto-
ri elettrico, elettronico e delle comunicazioni regolati dal CENELEC (Comitato Europeo
Per motivi storici, all’interno dei diversi ambiti territoriali di competenza (nazionale, di Normazione Elettrotecnico) e dall’ETSI (Istituto Europeo di Normazione delle
europeo, mondiale) si sono costituite due catene di Organizzazioni principali: una limi- Telecomunicazioni). Si è costituito nel 1961 e ha sede a Bruxelles. Fanno parte del
tata al settore elettrotecnico ed elettronico, l’altra estesa a regolare tutti gli altri settori. CEN gli Organismi nazionali di normazione dei Paesi membri della Comunità europea
e della European Free Trade Association (EFTA). Le norme CEN sono rivolte a costi-
• In ambito nazionale italiano tali organizzazioni sono la CEI per il settore elettrico e tuire una base tecnica comune e coerente per il Mercato Unico. Accertata la necessità
l’UNI per gli altri settori; di disporre di norme europee in un determinato ambito produttivo, viene costituito un
gruppo di lavoro formato da esperti dei diversi Paesi europei, finanziati volontariamen-
• in ambito europeo vi sono la CENELEC per il settore elettrico e la CEN per gli altri te dall’industria e da altre organizzazioni di ricerca. Il gruppo elabora le normative
settori; seguendo procedure che garantiscano il rispetto di alcuni principi, come sono:
• in ambito mondiale vi sono la IEC per il settore elettrico e l’ISO per gli altri settori. • apertura e trasparenza: tutte le parti interessate possono partecipare ai lavori;
• consenso: le norme sono elaborate sulla base di un accordo volontario fra le par-
INTERNATIONAL STANDARD ORGANIZATION (ISO)
ti interessate;
È una federazione mondiale di organismi di normazione – fondata nel 1926 come • impegno nazionale: l’adozione formale delle norme viene deliberata tramite voto
International Federation of the National Standardising Association (ISA) e costi-
tuita nella sua forma attuale nel 1946, alla quale aderiscono oltre cento Nazioni, pre- ed è vincolante per i membri nazionali del CEN;
senti ognuna con un rappresentante. • coerenza tecnica a livello europeo e nazionale: le norme europee costituisco-
Il suo obiettivo è la promozione dello sviluppo della normativa e delle attività connes-
se in tutti i Paesi aderenti, al fine di facilitare gli scambi internazionali di beni e servizi no un corpus che si viene compattando a vantaggio degli utilizzatori sia a livello
e di sviluppare la cooperazione intellettuale, scientifica, tecnica ed economica. europeo che nazionale, mediante il ritiro obbligatorio delle norme nazionali che
L’ISO emana Norme Internazionali applicabili su base volontaria in tutti i settori, a via via vengono a trovarsi in contrasto con le nuove disposizioni emanate.
eccezione di quello elettrico ed elettronico che resta di competenza dell’IEC (Comitato
Elettrotecnico Internazionale). Il Comitato Europeo di Normazione (CEN) ha instaurato con l’ISO protocolli procedu-
L’ISO ha stabilito rapporti di lavoro con diversi organismi regionali di normazione, gli opera- rali per l’elaborazione di norme che valgano sia come Norme Europee che come
tori dei quali sono anche membri dell’ISO; secondo un principio di comportamento general- Norme Internazionali. Il CEN opera nel settore delle costruzioni mediante un Comitato
mente accettato, le Norme ISO vengono assunte come base per la normazione di ambiti ed di programmazione “Building”; mediante Comitati tecnici articolati in quattro gruppi che
esigenze particolari delle diverse Regioni. È strutturato in Comitati tecnici, Sottocomitati, si occupano di normative sulle prestazioni ambientali, sulle strutture portanti, sulle par-
Gruppi di lavoro. Il Comitato tecnico che si occupa del settore edile è il Tc 59. ti funzionali dell’edificio e sugli impianti; infine, mediante Comitati di certificazione.
Il CEN emana Norme europee (EN) (da trasporre senza modifiche negli ordinamenti
nazionali), Documenti di Armonizzazione (HD) (trasponibili con alcune modifiche che
non ne alterino i contenuti essenziali), Norme sperimentali (ENV) (applicabili provvi-
soriamente, in genere per due anni, nei settori ad alto tasso di innovazione, consen-
tendo la permanenza di eventuali norme contrastanti).
A 2 Non sappiamo chi, in stato di avanzata demenza, abbia inventato la simmetria, una nozione che tuttora ottenebra