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Guida alla consultazione
Sintesi introduttiva al capitolo
Preistoria ed età antica
18 La crisi della Repubblica sedere più di 125 ettari di terreno pubblico e di ridistribuire
quindi le parti in eccesso fu avversata dall’aristocrazia senato-
La fine di Tiberio ria. Tiberio, ripropostosi alla carica di tribuno, fu ucciso in un
tumulto e i suoi seguaci condannati a morte. Di ciò risentirono
Profondi cambiamenti avvennero in Roma dopo le guerre puniche e la La ribellione anche gli Italici, che si vedevano tolti i loro territori e che, non
conquista della Grecia e dell’Oriente. La diffusione della cultura ellenistica degli Italici essendo cittadini romani, non avevano diritto alle nuove distri-
(molti artisti greci si stabilirono a Roma mentre i ricchi romani trascorrevano buzioni. Molti di loro si ribellarono ma furono puniti duramente.
sempre più tempo in Grecia e in Oriente) mandò in crisi i valori della moralità Le proposte Nel 123 a.C. fu eletto tribuno Caio Gracco, fratello minore di
romana. I ricchi senatori cominciarono a impossessarsi delle terre dello Stato di Caio Gracco Tiberio, promotore di riforme ancor più radicali. Innanzitutto
reclamate anche dalla classe equestre; le classi medie, soprattutto i piccoli cercò l’appoggio della classe equestre, facendo in modo che i
cavalieri fossero in numero maggiore dei senatori nei tribunali
agricoltori che costituivano il nerbo dell’esercito, si andarono impoverendo che giudicavano i reati di concussione. Per ottenere il favore
sempre più. Tiberio e Caio Gracco si fecero promotori di una riforma agraria, della plebe, promosse la fondazione di nuove colonie e propo-
ma il loro tentativo fallì, finendo addirittura nel sangue. Dopo un decennio di se una Lex frumentaria che dava diritto ai cittadini meno ab-
pace, garantito dai senatori oligarchici, iniziò un periodo molto difficile, bienti di ricevere grano a prezzo ridotto. Eletto tribuno una se-
percorso da rivalità accese tra i diversi partiti politici. Si combatté la prima conda volta, chiese la concessione della cittadinanza agli Itali-
Guerra civile, tra ottimati guidati da Silla e popolari guidati da Mario. Silla L’opposizione ci. I senatori, contrari, si servirono del tribuno Livio Druso per
ebbe la meglio ma, dopo aver restaurato il potere dei patrizi ed esautorato i senatoria contrastarlo. Druso propose riforme demagogiche (abolizione
tribuni della plebe, si ritirò a vita privata e morì poco dopo. Le rivalità non del canone d’affitto delle terre per i piccoli proprietari, fonda-
zione di nuove colonie) che offuscarono la popolarità di Caio.
erano però terminate e Roma era ormai alle soglie della seconda Guerra civile. In un clima di tensione e di conflitti interni, nel 121 a.C., il se-
Il Senatus consultum nato approvò il Senatus consultum ultimum, un provvedi-
Dalla crisi economica e sociale alla riforma ultimum e la fine mento che conferiva ai consoli, tra cui Lucio Opimio avversa-
dei Gracchi di Caio rio di Caio, i pieni poteri perché provvedessero alla salvezza del-
lo Stato con qualsiasi mezzo. Caio, sentendosi ormai sconfitto,
si fece uccidere da uno schiavo, mentre i suoi seguaci (circa
L’incontro con la cultura ellenistica, determinato dall’estensio- L’incontro con la 3000) furono massacrati.
ne dei domini romani sulla Grecia, la Macedonia e parte del- cultura ellenistica:
l’Asia Minore, fece sì che in Roma si formassero due correnti: Catone e il circolo Dalla Guerra giugurtina all’ascesa di Mario
quella conservatrice di Marco Porcio Catone, che predicava il degli Scipioni
ritorno agli antichi costumi e valori romani, e quella innovatri- Il prestigio Sconfitti i Gracchi, guadagnò prestigio l’oligarchia senatoria,
ce del circolo degli Scipioni che, pur non rinnegando la tradi- dell’oligarchia cercando il favore dei cavalieri e quello del popolo attraverso
zione latina, vedeva di buon occhio la cultura greca alla quale senatoria piccole concessioni. Fra il 125 e il 118 a.C. Roma ridusse a pro-
cercò di adattare il proprio patrimonio di conoscenze. La clas- Il sorgere dei vincia la Gallia meridionale. Poco dopo dovette intervenire in
se dirigente dei senatori aveva consolidato il suo potere durante conflitti sociali L’intervento Africa, in Numidia, dove Giugurta aveva massacrato Romani e
le guerre, mentre le classi medie si erano impoverite. Era poi in Numidia Italici residenti a Cirta e aveva usurpato il trono di Aderbale, il
emersa, in campo finanziario, la classe dei cavalieri (ordine contro Giugurta quale aveva chiesto l’aiuto romano. Nel 111 a.C. iniziò la guer-
equestre) che reclamava i propri diritti di fronte al senato. La ra che si protrasse fino al 107, quando il comando fu affidato a
grande ricchezza che affluiva dalle regioni conquistate permise Mario e Silla Caio Mario, affiancato dal questore Cornelio Silla. Quest’ulti-
ai ricchi di comperare territori dell’“ager publicus” cioè confi- mo riuscì a farsi consegnare Giugurta, che fu giustiziato. Al ter-
scati ai vinti e appartenenti allo Stato. Si diffusero il latifondo e L’ascesa di Mario mine del conflitto tutti gli onori furono tributati a Mario che fu
la schiavitù (anch’essa conseguente alle guerre); molti piccoli schiavitù rieletto console, mentre Silla mal tollerò di non essere stato con-
proprietari, impoveriti, si trasferirono a Roma in cerca di mi- La riforma siderato. Il potere di Mario fu consolidato in seguito alla rifor-
glior fortuna. Un primo tentativo di riforma fu attuato da Tibe- Il tentativo di riforma dell’esercito ma dell’esercito in cui ammise anche volontari nullatenenti ai
rio Gracco, un patrizio eletto tribuno della plebe nel 133 a.C. di Tiberio Gracco quali assegnò una paga. Con questo esercito ben addestrato e
La sua proposta di riportare in vigore la legge che vietava di pos- con nuove tattiche di guerra, Mario, eletto console dal 103 al
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Testo con le parole Note a margine
e i concetti chiave per la rapida individuazione e memorizzazione
evidenziati in nero dei temi principali
Il volume è composto di quattro sezioni: una sequenza di 92 capitoli raggruppati in
quattro parti (Preistoria ed età antica, Medioevo, Età moderna, Età contemporanea),
che sintetizzano l’intera storia umana; una sezione di pagine dedicate alla vita
quotidiana nel corso dei secoli; una sezione cartografica corredata di note
esplicative; una cronologia universale; infine un particolareggiato indice analitico.
Obiettivo dell’opera è di favorire al massimo sia una conoscenza sintetica della
storia, nelle sue principali arcate e scansioni temporali, sia l’individuazione di qualsiasi
informazione specifica. La ripartizione in 92 capitoli, frutto di un complesso sforzo di
classificazione e scansione degli argomenti, è di per se stessa un’utile mappa della
storia universale. Si tratta dunque di un’opera altamente didattica, capace di fissare
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