Page 35 - Dizionario italiano-cane e cane-italiano
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ATTENZIONE. Si intendono sia la fecalizzazione del cane verso qualcosa e la
sua capacità di raccogliere le informazioni, sia l'interesse dell'uomo rivolto al
cane.
LA SITUAZIONE TIPO: il cane abbaia e il suo partner umano gli urla di smettere.
A COSA PENSA IL CANE: «SÌ, guardami, È la cosa che preferisco!».
Il consiglio dell’etologo
Il cane ha una socialità prettamente operativa; il suo modo di condividere e convi-
vere è concentrato sul fare insieme. Per questo la nostra attenzione rappresenta l'as-
senso, un modo per dire sì e non può essere utilizzata per diminuire un particolare
comportamento. Purtroppo è molto difficile non dare attenzione a un comportamento
sgradevole, ma così facendo andremo a favorirlo. Il cane è affamato della nostra at-
tenzione al punto tale che alcuni hanno imparato che se stanno male ottengono una
maggiore dose di attenzione, arrivando persino a simulare: per esempio, continuano a
zoppicare dopo il periodo di convalescenza solo se siamo presenti.
La gestione corretta dell'attenzione rappresenta pertanto uno dei fondamenti peda-
gogici e occorre imparare a concedere e a negare l'attenzione al cane esattamente
come se si trattasse di un premio alimentare: diamo attenzione tutte le volte che fa
qualcosa di positivo o semplicemente desiderato e, viceversa, togliamogliela ogni
volta che fa qualcosa di sbagliato. L'attenzione definisce anche la capacità del cane di
focalizzarsi su qualcosa e di raccogliere le informazioni presenti nel mondo.
Per avere una buona capacità di attenzione il cane deve essere modicamente attiva-
to per evitare sia lo stato apatico che quello distratto. Per favorire un'attenzione mira-
ta è importante saper ingaggiare il cane, ovvero indirizzarlo su un obiettivo chiaro o
su un'attività che conosce.
VEDI > AMICIZIA; APPRENDIMENTO; BRAVO; CENTRIPETAZIONE;
RINFORZO; SIMULAZIONE.