Page 43 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                          XI
                                                     IL SANTUARIO


                                        Come un’arca d’aromi oltremarini,
                                        il santuario, a mezzo la scogliera,
                                        esala ancora l’inno e la preghiera
                                        tra i lunghi intercolunnii de’ pini;

                                        e trema ancor de’ palpiti divini        5
                                        che l’hanno scosso nella dolce sera,
                                        quando dalla grand’abside severa
                                        uscia l’incenso in fiocchi cilestrini.

                                        S’incurva in una luminosa arcata
                                        il ciel sovr’esso: alle colline estreme  10
                                        il Carro e fermo e spia l’ombra che sale.
                                        Sale con l’ombra il suon d’una cascata
                                        che grave nel silenzio sacro geme
                                        con un sospiro eternamente uguale.























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