Page 3 - Oriana Fallaci - Solo io posso scrivere la mia storia
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“Nella mia vita ho visto molte brutte cose. Molte. Sono nata in una tirannia, sono

          cresciuta in una guerra, e per gran parte della mia esistenza ho fatto il corrispondente
          di guerra. Per anni (in Vietnam, otto) ho vissuto al fronte. Ho seguito battaglie, ho
          subito  sparatorie  e  cannoneggiamenti  e  bombardamenti,  ho  testimoniato  l’umana
          crudeltà e imbecillità.”
          Mai e poi mai Oriana avrebbe autorizzato una sua biografia, eppure non ha fatto altro
          che  scrivere  e  raccontare  la  sua  storia  straordinaria.  Lo  ha  fatto  dalle  trincee  in

          Vietnam e dagli uffici della Casa Bianca così come dalla tenda di Gheddafi o dal
          quartier generale di Khomeini. Ha raccontato la storia del Novecento e con lucidità
          ha  saputo  riconoscere  il  più  grande  incubo  del  Ventunesimo  secolo:  il  terrorismo
          globale. Ha affrontato i grandi leader politici senza mai inchinarsi di fronte al potere.
          “In ogni mio libro è accennata una traccia della mia biografia umana” ripeteva ai
          giornalisti  che  sfidavano  la  sua  proverbiale  diffidenza  da  addetta  ai  lavori.  Così
          come i suoi quaderni che utilizzava per preparare meticolosamente ogni intervista

          contengono numerosi appunti autobiografici; brevi note che utilizzava ampliate nei
          suoi libri.  E anche bozze di letture pubbliche o di interventi in cui si metteva nei
          panni dell’intervistatore che avrebbe incontrato provando a rispondere a domande su
          di  sé  e  la  propria  vita.  Questi  scritti  restituiscono  con  precisione  il  carattere  e  il
          pensiero di una donna sui generis, capace di maltrattare grandi leader politici e divi
          di Hollywood, consegnando ai suoi lettori il testamento di una vita leggendaria.
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