Page 81 - Corso di PHP - Livello base
P. 81
dichiarare la variabile $i, perché questa dichiarazione sarà
nient'altro che il primo argomento del nostro for. Eccolo qua:
for ($i=0; $i<$lunghezza; $i++)
{
echo $array[$i], "<br />";
}
Apriamo quindi il nostro controllo iterativo con la parola chiave
for, e tra parentesi tonde inseriamo le tre istruzioni: la prima,
$i = 0, è la dichiarazione del nostro contatore; la seconda,
$i<$lunghezza, è la stessa che abbiamo visto prima con while e
do-while; e infine la terza, $i++, è, come sappiamo,
l'incremento, anch'esso da includere nella condizione e
quindi da non aggiungere nelle istruzioni.
Dei tre controlli iterativi, quello che preferisco è for: è il più
rapido, il più immediato e credo anche il più facile da
comprendere malgrado sia più articolato rispetto agli altri.
Dobbiamo però sapere che si tratta di tre modi diversi per dire la
stessa cosa. E allora, vi chiederete, perché in PHP esistono tre
modi diversi per dire una cosa sola? L'informatica non dovrebbe
essere una cosa semplice e univoca?
In realtà ci sono delle lievi differenze che dovrebbero
condizionare la scelta di uno dei nostri tre controlli, una scelta
che dovrebbe cadere in base alla natura di ciò che dobbiamo
fare.
Cominciamo dal capire la differenza tra while e do-while. Il
fatto che nel do-while la condizione venga controllata alla fine
del ciclo pone una discriminante, nel senso che la prima
operazione, qualunque essa sia, verrà comunque eseguita,
anche se la condizione non è soddisfatta: questo non avviene
con while, dal momento che la condizione è posta prima delle
81