Page 104 - Il Perugino
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Nel registro inferiore sono raffigurati:
- Tre apostoli (san Giacomo, san Pietro e san Giovanni), storditi
dall'evento, sono atterrati come folgorati dalla splendida
visione, ma esprimono in modi differenti le loro emozioni.
Si nota in particolare, nel dipinto, di grande ricercatezza ed
eleganza, i volti dei tre apostoli, con la plasticità dei corpi
piuttosto marcata.
Nel volto di san Giacomo, con le masse di colore che assumono
quasi un valore plastico e il particolare modo di delimitare le
parti in luce e quelle in ombra, si è voluta vedere la mano del
giovane Raffaello Sanzio, allievo di Pietro Perugino.
Nel dipinto murale si trovano due iscrizioni, in lettere capitali,
nelle quali si legge:
- in alto, ai lati di Gesù Cristo: HIC EST FILIVS / MEVS
DILECTVS (Signore, è bello per noi restare qui).
- al centro, ai lati di san Pietro apostolo: DOMINE / BONVM
EST NOS HIC ESSE (Questi è il Figlio mio prediletto).
Nel 1452, l'Arte del Cambio, ossia la corporazione dei
cambiavalute, aveva ricevuto l'autorizzazione di stabilirsi in
alcuni locali, al pianterreno del palazzo dei Priori, dove fino al
1457 ebbero luogo i lavori d’adeguamento strutturale e
ristrutturazione degli ambienti concessi.
La decorazione della Sala delle Udienze, luogo delle riunioni e
centro delle attività commerciali della corporazione, fu affidata
nel 1496 a Pietro Perugino, che in quel periodo si trovava a
Perugia al lavoro per il Polittico di San Pietro (1496 - 1498).
Il contratto siglato con l'artista reca la data 26 gennaio 1496.
I lavori iniziarono nel 1498 e terminarono nel 1500, con ricorso,
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