Page 85 - Il Pentagate
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Infine, spiega la prima testimonianza da lui resa alla CNN, nella quale

            dichiarava:  "era come un missile con le ali".  In realtà, aveva usato una
            metafora perché, ai suoi occhi, quel giorno, quell'aereo civile "era come
            un missile o una bomba, visto che era utilizzato per ammazzare delle
            persone".  Mike Walter si arrabbia un po' quando si cerca di verificare

            quello che ha visto. È categorico:  "Non era un missile, non era una
            bomba, era un aereo dell'American Airlines e l'ho visto lanciarsi sul
            Pentagono".

               Mike Walter è convinto e convincente. Si è dato la pena di tornare con
            noi sul posto e di mostrarci più volte la traiettoria dell'aereo. Ci ha anche
            disegnato la collina dove, dopo il dramma, si trovavano i reporter che
            assistevano ai soccorsi. E ci ha indicato su quale prato i feriti sono stati

            evacuati, ha mimato l'impatto con le mani... Una sola ombra in questo
            quadro: Mike Walter è l'unico testimone della nostra inchiesta che dice di
            aver visto dei frammenti. Grazie, forse, alla posizione in cui si trovava al

            momento dell'impatto, più a sud-ovest del punto in cui c'è stato lo schianto
            sul Pentagono?



               Patriottismo contro la libertà di stampa


               Al   di   là   delle   polemiche   sollevate   dalla   tesi   di   Thierry   Meyssan,

            abbiamo   approfittato   del   fatto   che   Mike   Walter   è   un   giornalista   per
            interrogarlo   sulle   conseguenze   del  Patriot   Act   sulla   libertà  di   stampa
            americana. Le restrizioni imposte da questa legge sono state applicate fin
            dall'11 settembre e sono oggetto di un rapporto pubblicato dal RCFP

            (Reporter Committee for Freedom of the Press) intitolato Come la guerra
            contro il terrorismo impedisce l'accesso all'informazione e il diritto del
            pubblico all'informazione. Il documento fa riferimento, in particolare, alle

            difficoltà incontrate dai reporter in Afghanistan, ai quali i militari hanno
            interdetto le zone strategiche. Mike Walter non nega l'esistenza di questi
            ostacoli, ma, secondo lui, non è una novità, non essendo la trasparenza -
            per   definizione   -   il   punto   forte   dei   militari.   Tuttavia   non   riesce   a

            immaginare   l'eventualità   di   un   complotto   o   di   una   qualunque
            responsabilità dello Stato Maggiore o del governo americani negli attentati
            dell'11 settembre. Se invece così fosse stato, lo scandalo sarebbe già

            esploso, perché, dice, "nessuno può mantenere un segreto in questo paese,
            soprattutto non il governo e i militari".




            Thierry Meyssan                                84                          2002 - Il Pentagate
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