Page 93 - L'Incredibile menzogna
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della commissione senatoriale della Difesa. Non c'erano notizie del
presidente Bush e il mondo aspettava con ansia la risposta degli Stati
Uniti. Ma, nel bel mezzo della conferenza, in diretta davanti alle
telecamere della stampa internazionale, Donald Rumsfeld attacca il
senatore Carl Levin (democratico del Michigan): "Lei, e altri
rappresentanti democratici al Congresso, avete espresso il timore di non
avere i mezzi per finanziare l'importante aumento del budget della difesa
sollecitato dal Pentagono, in particolare per la difesa antimissili. Temete
di dover attingere ai fondi del welfare per finanziare questo sforzo. Non
sono sufficienti, gli avvenimenti appena accaduti, a convincervi che è
urgente che il paese aumenti le spese destinate alla difesa e che, se
necessario, bisognerà attingere ai fondi del welfare per affrontare le spese
militari? L'aumento delle spese militari?".
Una sparata che potrebbe essere interpretata come una confessione.
Epilogo
Se la lobby energetica è il primo beneficiario della guerra in
Afghanistan, è la lobby militare il grande vincitore dell'11 settembre. Tutti
i suoi più folli desideri sono ormai soddisfatti.
Prima di tutto, il trattato ABM, che fissava i limiti allo sviluppo degli
armamenti è stato unilateralmente denunciato da George Bush.
Poi, non solo il direttore della CIA non è stato licenziato dopo
l'apparente scacco dell'11 settembre, ma i fondi dell'agenzia sono stati
immediatamente aumentati del 42% per portare a termine la "Matrice
dell'attacco mondiale".
Il budget militare degli Stati Uniti, che non aveva smesso di diminuire
dopo lo scioglimento dell'URSS, aumenta improvvisamente in modo
vertiginoso. Se si sommano i fondi straordinari subito sbloccati dopo gli
attentati dell'11 settembre e gli aumenti di bilancio già programmati, si
riscontra un incremento del 24% delle spese militari durante i primi due
anni della presidenza Bush. In cinque anni, il budget dell'esercito degli
Stati Uniti ammonterà a più di duemila miliardi di dollari, mentre la corsa
agli armamenti è finita e non c'è notizia di nessun altro nemico importante.
Il budget militare statunitense è ormai pari alla somma di quelli degli altri
venticinque più grandi eserciti del mondo.
I settori più ricchi sono quelli che riguardano lo spazio e le operazioni
Thierry Meyssan 92 2002 - L'Incredibile menzogna