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B.1. PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • FRUIBILITÀ DEGLI SPAZI
  2. FRUIBILITÀ DELLE STRUTTURE DI COLLEGAMENTO ORIZZONTALE E VERTICALE

AGIBILITÀ DI CORRIDOI, SCALE, ASCENSORI

CORRIDOI E DISIMPEGNI                                       Per la maggior parte dei locali pubblici o aperti al pub-       ammissibile pari a 50 persone per modulo. Nel caso di
                                                            blico (v. B.1.2.) la larghezza dei corridoi in rapporto al      corridoi o disimpegni che presentino nel loro sviluppo
Fatto salvo quanto prescritto per la fruizione dei corri-   deflusso massimo (esodo), così come altre caratteri-            riduzioni della larghezza di qualsiasi tipo o natura, la lar-
doi, disimpegni e simili da parte dei portatori di handi-   stiche tecniche – aereazione, illuminazione, segnaleti-         ghezza minima ammissibile deve essere verificata in cor-
cap motori (di cui al succ. B.1.4.), la larghezza dei cor-  ca, caratteristiche delle pavimentazioni – viene pre-           rispondenza del tratto del corridoio che presenta lar-
ridoi deve essere dimensionati in rapporto al flusso        scritta da normative specifiche relative alla agibilità di      ghezza minore.
massimo di persone ipotizzabile o determinabile che         tali locali.                                                    La Fig. B.1.1./4., allegata al precedente B.1.1.
può attraversarla.                                          Nei casi in cui la larghezza dei corridoi non sia prescritta    (“Riferimenti antropometrici – dati di accessibilità”), in
Il flusso di persone massimo viene calcolato nella ipo-     da norme o regolamenti specifici, è consigliabile attener-      alto, indica le larghezze minime di corridoi e disimpe-
tesi di “esodo” contemporaneo di tutte le persone che       si a un dimensionamento basato su multipli interi di un         gni in funzione di diverse condizioni e intensità di frui-
abitano, lavorano o svolgono qualsiasi altro tipo di        modulo pari a 60 cm, considerando un flusso massimo             zione, sulla base di ingombri antropometrici.
attività nei locali che hanno accesso dal corridoio in
esame.

SCALE, RAMPE, CORDONATE E SIMILI                            La piattaforma di distribuzione al piano della scala            in qualche modo la misura di uno dei due elementi del
                                                            non può avere profondità netta minore della larghezza           rapporto, dimodoché l’altro elemento dovrà essere
La larghezza delle scale, così come quella dei corridoi,    delle rampe afferenti; nel caso di scale di edifici colletti-   dimensionato in modo da assicurare un rapporto alza-
deve essere dimensionati in rapporto al flusso massimo      vi, pubblico e privati, residenziali e non residenziali, la     ta/pedata ottimale.
di persone ipotizzabile o determinabile che può attra-      profondità minima ammissibile della piattaforma di dis-         Il grafico allegato (Fig. B.1.2./4.) mostra i valori ammissi-
versarla.                                                   tribuzione è pari a 1,50 ml, in considerazione della frui-      bili del rapporto alzata/pedata al variare di uno dei due
                                                            bilità da parte di portatori di handicap.                       elementi e ne specifica gli ambiti di variabilità ottimali in
Il flusso di persone massimo viene calcolato nella                                                                          riferimento alle diverse situazioni di utilizzazione: rampe,
ipotesi di “esodo” contemporaneo di tutte le persone        Il pianerottolo intermedio tra due rampe di scale non           cordonate, scale pubbliche esterne, scale interne di edifi-
che abitano, lavorano o svolgono comunque qualsiasi         può avere profondità netta minore della largezza delle          ci pubblici, scale internedi uso collettivo (condominiale o
altro tipo di attività nei locali che hanno accesso dalla   rampe; nel caso di edifici pubblici (grandi uffici, scuole,     simili) interne agli edifici residenziali, scale interne a sin-
scala, rampa o cordonata in esame.                          ospedali, impianti sportivi, ecc.) è consigliabile che la pro-  goli alloggi, scalette tecniche.
Per la maggior parte dei locali pubblici o aperti al pub-   fondità del pianerottolo sia pari alla larghezza delle ram-     Per le scale di uso collettivo si utilizza generalmente la
blico (v. B.1.2.) la larghezza delle scale in rapporto al   pe, in modo che il flusso d’esodo si svolga lungo percor-       formula: pedata +2 alzate = 62÷64 cm.
deflusso massimo (esodo), così come altre caratteristi-     si piani o scalinati di larghezza costante; per lo stesso       Le figure e i grafici della figura B.1.2./2. indicano i modi
che tecniche – rapporto alzata/pedata, caratteristiche      motivo, nei casi di esodo contemporaneo di grandi quan-         grafici e le formule che si adottano per ottenere che i
delle pavimentazioni, ecc. – viene prescritta da norma-     tità di persone (stadi, locali per spettacolo, ecc.)            piani inclinati di intradosso delle rampe successive di
tive specifiche relative alla agibilità di tali locali.                                                                     una scala intersechino l’intradosso del pianerottolo
Nei casi in cui la larghezza delle scale non sia prescrit-  Nella progettazione delle scale riveste particolare impor-      secondo una stessa linea.
ta da norme o regolamenti specifici, è consigliabile atte-  tanza la determinazione del rapporto alzata/pedata              Nella realizzazione delle scale è raccomandata l’ado-
nersi a un dimensionamento basato su multipli interi di     che, per consentire una agevole fruizione, deve essere          zione di «pedate» con finiture antisdrucciolo, che si
un modulo pari a 60 cm, considerando un flusso massi-       commisurato al normale passo degli utenti. Diversi tipi di      possono ottenere sia mediante l’adozione di materiali
mo ammissibile pari a 50 persone per modulo. Nel caso       scale – scale esterne o interne, di edifici pubblici o di edi-  idonei (con elevato attrito radente), sia attraverso
di scale che presentino nel loro sviluppo riduzioni della   fici residenziali, ecc. – nonché alcune caratteristiche         opportune lavorazioni (evitando la levigatura superficia-
larghezza di qualsiasi tipo o natura, la larghezza mini-    costruttive degli edifici – altezza dell’interpiano o degli     le), sia mediante l’incisione di rigature trasversali o l’ap-
ma ammissibile deve essere verificata in corrisponden-      intervalli altimetrici da superare – possono condizionare       plicazione di fascette antisdrucciolo.
za del tratto di scala o di pianerottolo che presenta lar-
ghezza minore.

FIG. B.1.2./1 RIFERIMENTI ANTROPOMETRICI – VINCOLI DI PASSAGGIO PER SCALE, RAMPE, TAPIS ROULANT                                                         L1 = 180
                                                                                                                                           55 L1 = 120

                                                            75
                                                                      135

        passo = 72  ALTEZZA LIBERA MINIMA                                  POSIZIONE    LARGHEZZA                                                       LARGHEZZA
                    DA PEDATA A SOFFITTO                                   MANCORRENTE  SCALE A DUE TRANSITI                                            SCALE A TRE TRANSITI
MISURA MEDIA
DI UN PASSO D'UOMO

B 6 dissonanti, atti a moltiplicare le scelte degli individui e delle comunità. I veri, grandi, autentici generatori del
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