Page 3 - Keplero. Il cosmo come armonia di movimenti
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A Keplero si devono le famose tre leggi che descrivono il moto dei pianeti. Mettendo a

        frutto la mole di osservazioni astronomiche ereditate dal suo maestro e predecessore
        Tycho  Brahe,  l’astronomo  tedesco  scopre  la  forma  ellittica  (e  non  perfettamente
        circolare)  delle  orbite,  la  velocità  di  movimento  intorno  al  Sole  e  il  rapporto  tra
        periodo  e  distanza  dal  Sole  che  caratterizza  il  moto  dei  pianeti.  Supera  l’antica
        descrizione delle orbite come elementi solidi e considera il Sole non come un punto

        geometrico, ma come un corpo celeste capace di influenzare le orbite dei pianeti, mossi
        da  una  forza  che  sarà  Newton,  in  seguito,  a  comprendere  appieno  con  la  legge  di
        gravitazione universale. Al crocevia tra scienza moderna, filosofia e religione, Keplero
        cerca  nell’astronomia  le  tracce  dell’armonia  divina  che  pervade  ogni  aspetto  della
        creazione,  e  fa  dialogare  fra  loro  fisica,  astronomia,  matematica  e  perfino  teoria
        musicale:  senza  però  subordinare  mai  alla  sua  visione  filosofica  del  cosmo  i  dati
        derivanti dall’osservazione scientifica.
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