Page 216 - Il Corano
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       rispettare un periodo d'attesa . Date loro qualcosa e date loro grazioso congedo.       50 O Profeta, ti abbiamo reso lecite le spose alle quali hai versato il dono nuziale, le schiave che possiedi che Allah ti ha       dato dal bottino. Le figlie del tuo zio paterno e le figlie delle tue zie paterne, le figlie del tuo zio materno e le figlie delle tue       zie materne che sono emigrate con te e ogni donna credente che si offre al Profeta, a condizione che il Profeta voglia       sposarla. Questo è un privilegio che ti è riservato, che non riguarda gli altri credenti. Ben sappiamo quello che abbiamo       imposto loro a proposito delle loro spose e delle schiave che possiedono, così che non ci sia imbarazzo alcuno per te.       Allah è perdonatore, misericordioso .       51 Se farai aspettare quelle che vorrai e chiamerai da te quella che vorrai e se andrai a riprenderne una che avevi fatto       aspettare, non ci sarà colpa per te, così che siano confortate e cessi la loro afflizione e siano contente di ciò che avrai       concesso loro. Allah conosce quel che c'è nei vostri cuori. Allah è sapiente e magnanimo .       52 D'ora in poi non ti è più permesso di prendere altre mogli e neppure di cambiare quelle che hai con altre, anche se ti       affascina la loro bellezza, eccetto le schiave che possiedi . Allah osserva ogni cosa.       53 O credenti, non entrate nelle case del Profeta, a meno che non siate invitati per un pasto e dopo aver atteso che il       pasto sia pronto. Quando poi siete invitati, entrate; e dopo aver mangiato andatevene senza cercare di rimanere a       chiaccherare familiarmente. Ciò è offensivo per il Profeta, ma ha vergogna di [dirlo a] voi, mentre Allah non ha vergogna       della verità. Quando chiedete ad esse un qualche oggetto, chiedetelo da dietro una cortina: ciò è più puro per i vostri       cuori e per i loro . Non dovete mai offendere il Profeta e neppure sposare una delle sue mogli dopo di lui: sarebbe       un'ignominia nei confronti di Allah .       54 Sia che rendiate palese qualcosa o lo nascondiate, in verità Allah conosce ogni cosa.       55 Nessuna colpa [per le spose del Profeta, se si mostreranno] ai loro padri, ai loro figli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle       loro sorelle, alle loro donne o alle loro schiave. E temano Allah, Allah è testimone di ogni cosa.       56 In verità Allah e i Suoi angeli benedicono il Profeta. O voi che credete, beneditelo e invocate su di lui la pace .       57 Coloro che offendono Allah e il Suo Messaggero sono maledetti da Allah in questa vita e nell'altra: [Allah] ha preparato       per loro un castigo avvilente.       58 E quelli che ingiustamente offendono i credenti e le credenti si fan carico di calunnia e di evidente peccato.       59 O Profeta, di' alle tue spose, alle tue figlie e alle donne dei credenti di coprirsi dei loro veli, così da essere riconosciute       e non essere molestate . Allah è perdonatore, misericordioso.       60 Se gli ipocriti, coloro che hanno un morbo nel cuore e coloro che spargono la sedizione non smettono, ti faremo       scendere in guerra contro di loro e rimarranno ben poco nelle tue vicinanze.       61 Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte.       62 Questa è stata la consuetudine di Allah nei confronti di coloro che vissero precedentemente. Non troverai alcun       cambiamento nella consuetudine di Allah .       63 Ti interrogano gli uomini a proposito dell'Ora. Di': «La scienza di ciò è solo presso Allah». Cosa ne sai? Forse l'Ora è       vicina.       64 In verità Allah ha maledetto i miscredenti ed ha preparato per loro la Fiamma,       65 affinché vi rimangano in perpetuo, senza trovare né protettore né ausilio.       66 Il Giorno in cui i loro volti saranno rivoltati nel Fuoco, diranno: « Ahinoi, ah, se avessimo obbedito ad Allah, se       avessimo obbedito al Messaggero!»       67 E diranno: « Nostro Signore, noi abbiamo obbedito ai nostri capi e ai nostri notabili. Sono loro che ci hanno sviato dalla       [retta] via.       68 Signor nostro, da' loro doppio castigo e maledicili della maledizione più grande».
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