Page 125 - Pigmenti
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Porpora/viola - Epoca antica


            Nome: PORPORA                Sinonimi:  PORPORA DI TIRO
            Formula chimica      Colore       Origine         Utilizzo storico   Tecniche di   Potere   Potere
                                                                           utilizzo      colorante   coprente
                                 PORPORA      NATURALE si     Utilizzato   E’      stato  elevato   Basso
                                              estrae da       fin          utilizzato  solo
                                              molluschi del   dall’epoca   nei  manoscritti
                                              genere Murex    dei fenici e   e  non  nelle
                                                              romana,      tecniche
            DIBROMOINDACO                                     attualmente   pittoriche.
            2-(1,3-diidro-3-osso-                             non usato in
            2H-indol-2-ilidene)-                              arte ma
            1,2-diidro-3H-indol-3-                            prodotto
            one.
                                                              artificialmen
                                                              te.
                                              Stabilità chimica   Stabilità   Compatibilità   Tossicità   Costo 100 g
                                                              fotochimica   chimica
                                              esposto a luce   Poco stabile   Compatibile   Non     100 Euro
                                              solare intensa,   alla luce.   con tutti i   tossico
                                              tende a sbiadire.            pigmenti per la
                                                                           sua inerzia.




            Preparazione:  Pigmento naturale
             Colorante organico di origine animale contenuto in una secrezione prodotta da alcuni molluschi diffusi nel
            Mediterraneo (Murex Brandaris, Murex Trunculeus, Purpura Haemastoma ed altri). Il principio   colorante è un
            bromoindaco che, appena estratto, si presenta di colore bianco-giallastro, con odore nauseabondo, ma che all’aria, per
            azione di un fermento, la porpurasi, passa al verde per poi assumere una tinta rossa caratteristica detta appunto
            “porpora” chimicamente molto resistente.
            Viene anche prodotto per sintesi chimica. Fu Adolf von Baeyer, premio Nobel nel 1905, a mettere a punto per primo il
            processo di sintesi.

            Note:
            Usato nell’antichità, soprattutto per la tintura di tessuti di pregio. Per tingere una sola pezza di tessuto erano necessari
            migliaia di molluschi, per cui questi tessuti avevano un costo elevatissimo ed erano destinati alle classi sociali più alte;
            talvolta    è  stato  usato  per  decorare  manoscritti  (ad  es.  il  Codice  Bizantino)  .Oggi  presenta  un  interesse  puramente
            storico.Il   pigmento   si    estrae   dal murice   comune (Bolinus   brandaris Linneo, 1758),   un
            mollusco gasteropode appartenente alla famiglia dei Muricidae. Viene secreta da una ghiandola, come liquido vischioso
            di colore violaceo e già nell'antichità veniva utilizzata per la colorazione delle stoffe. In età imperiale rappresentava il
            colore per eccellenza.
            In realtà, soprattutto all'epoca, la porpora poteva avere diverse sfumature di colore, in base alla preparazione. Il più
            ricercato era sempre il colore rosso porpora come conosciuto oggi, simile al colore del sangue e del fuoco. Per riuscire
            a tingere anche una sola veste occorrevano migliaia di esemplari. Inoltre era un colore molto resistente ai lavaggi: era
            quindi preziosissima e solo in pochi potevano esibire in pubblico questo colore. Per lungo tempo fu riservata all'uso
            sacerdotale e regale, ma in seguito venne utilizzata anche dagli aristocratici romani per abbellirne le vesti. Sembra che i
            primi a produrre la porpora fossero i Fenici. La lavorazione della porpora costituì la fortuna delle città di Tiro e Sidone,
            quindi di numerose città greche, italiane, spagnole e nordafricane. Questa tecnica andò perduta, almeno in Europa, dal
            periodo che va dal pieno Medioevo al 1833, quando venne riscoperta da Bartolomeo Bizio.[1]









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