Page 386 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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più tardi, diventa un biologo e un istologo di fama. Natalia
trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Torino e trova presto
conforto nella scrittura.
Esordisce nel 1933 con il suo primo racconto, I bambini,
pubblicato dalla rivista «Solaria» e nel 1938 sposa Leone
Ginzburg col cui cognome firma in seguito tutte le sue opere. In
quegli anni stringe legami con i maggiori rappresentanti
dell'antifascismo torinese e in particolare con gli intellettuali
della casa editrice Einaudi della quale il marito, docente
universitario di letteratura russa, è collaboratore dal 1933. Nel
1940 segue il marito che per motivi politici e razziali viene
mandato al confino in Abruzzo, a Pizzoli, un villaggio a
quindici chilometri dall'Aquila, con i figli Carlo e Andrea.
All'Aquila nasce la figlia Alessandra. Nel 1942 scrive e
pubblica, con lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte, il suo
primo romanzo intitolato La strada che va in città che verrà
ristampato nel 1945 sotto il nome dell'autrice, Nel 1943, il 2'6
luglio, Leone Ginzburg lascia il confino, rientra a Torino e di lì
passa a Roma, dove in settembre comincia la lotta clandestina.
All'inizio di novembre Natalia lo raggiunge a Roma con i tre
figli. Il 20 novembre Leone è arrestato dalla polizia italiana e
trasferito nel braccio tedesco di Regina Coeli, dove muore il 5
febbraio 1944.
Nel 1945 Natalia ritorna a Torino e al termine della guerra
comincia a lavorare per la casa editrice Einaudi. Nel 1950 sposa
Gabriele Baldini, docente di letteratura inglese e in seguito
direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Londra. Pubblica
romanzi, raccolte di racconti e saggi, ottenendo numerosi premi
letterari tra cui il Premio Viareggio e il Premio Strega, con
Lessico famigliare, accolto da un forte consenso di critica e di
pubblico. Nel 1969 muore Baldini e la Ginzburg si dedica
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