Page 142 - Guida tascabile HTML5
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color-gamut, con supporto ancora poco diffuso, fa riferimento allo spazio
colore utilizzato dal dispositivo: specificando srgb, p3 o rec2020 sarà
possibile per esempio fornire versioni differenti di una fotografia per
ottimizzare la resa cromatica.
Interazioni e scripting
Per identificare in maniera ancora più precisa le funzionalità messe a
disposizione dal contesto in cui viene fruito il contenuto, è possibile prevedere
metodi di interazione specifici, che tengono conto di eventuali limitazioni.
pointer fa riferimento alla precisione del dispositivo di puntamento
disponibile: un mouse sarà molto preciso (pointer:fine), un’interfaccia touch
sarà più approssimativa (pointer:coarse), oppure il dispositivo di puntamento
sarà del tutto assente (pointer:none). Si potrebbero prevedere per esempio
pulsanti più grandi quando il dispositivo di puntamento è poco preciso, per
non mettere in difficoltà l’utente.
hover fa riferimento alla capacità del dispositivo di puntamento di muoversi
sopra agli elementi della pagina (come fa il puntatore del mouse prima del
clic): con hover:none si identificano quelle situazioni che non offrono tale
possibilità, come per esempio le interfacce touch.
scripting fa riferimento alla possibilità di eseguire script nella pagina: per
esempio sarà possibile prevedere una versione del contenuto meno ricco di
“effetti speciali” quando il supporto agli script è limitato o assente, attraverso
la media query scripting:initial-only o scripting:none. Al contrario, è
possibile assicurarsi di poter fare affidamento su JavaScript attraverso la
media query scripting:enabled.
Come abbiamo visto, i parametri con i quali discriminare il tipo di contesto con
cui si ha a che fare sono molteplici, e consentono di prevedere soluzioni specifiche
per determinati casi d’uso. È fondamentale tenere presente che questi parametri
sono pensati per identificare le funzionalità messe a disposizione dai dispositivi, e
non i dispositivi specifici.
Combinare più condizioni