Page 78 - Guida Windows 10
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La partizione di destinazione può trovarsi sullo stesso disco, oppure risiedere su un disco rigido
differente. Se il vostro sistema contiene un solo disco con un’unica partizione usata come unità
C, non potrete creare un sistema multi-boot, a meno che non aggiungiate un nuovo disco o usiate
un software per ridurre la partizione esistente, così da crearne un’altra a partire dallo spazio
liberato (la console Gestione disco, Diskmgmt.msc, include questa possibilità per tutte le versioni
supportate di Windows; potete anche utilizzare software di terze parti. Per ulteriori dettagli,
consultate la sezione “Riduzione di un volume” nel Capitolo 14). La nuova partizione non deve
essere vuota; se contiene dei file di sistema di una precedente installazione di Windows, questi
verranno spostati in Windows.old. Avviate il Setup, scegliete l’opzione Personalizzata (Avanzata)
e selezionate il disco e la partizione che volete usare per la nuova installazione.
Inside OUT
Usare macchine virtuali anziché complessi menu multi-boot
Potete elaborare delle configurazioni multi-boot usando versioni di Windows provenienti da oltre un decennio fa.
Tuttavia, a meno che non abbiate un laboratorio di test per hardware, non esistono buoni motivi per farlo.
L’alternativa più semplice e pratica è usare un hardware virtuale, che ricrea fedelmente l’ambiente operativo.
Durante le fasi di ricerca e scrittura di questo libro, abbiamo installato Windows 10 su macchine virtuali per
catturare i dettagli di diverse attività e processi importanti, che altrimenti non sarebbe facile documentare su
hardware fisico, risparmiando quindi diverse ore, rispetto all’esecuzione delle stesse operazioni su hardware
fisico.
Raccomandiamo caldamente il software di virtualizzazione Hyper-V di Microsoft, che è una funzionalità
standard in Windows 10 Pro, Enterprise ed Education e anche sulle attuali release di Windows Server (per
ulteriori informazioni sul Client Hyper-V in Windows 10, consultate il Capitolo 22, “Esecuzione di macchine
virtuali con Hyper-V”).
Per eseguire Windows 10 su un Mac, provate Parallels, disponibile al link https://parallels.com. Per altri sistemi
operativi verificate VMware (https://vmware.com), che offre un eccellente software di virtualizzazione per l’uso
su macchine Windows desktop e server, e il pacchetto gratuito VirtualBox prodotto da Oracle
(https://virtualbox.org).
Ricorrendo a una di queste soluzioni, potrete installare anche le versioni più datate di Windows. Creare il backup
della configurazione di una macchina e provvedere al ripristino è facile come copiare un file. Naturalmente
avrete bisogno di una licenza per ciascun sistema operativo che installerete. Se avete una licenza di valutazione
di Windows, la possibilità di eseguire Windows in una macchina virtuale può rappresentare un enorme risparmio
di tempo.
Il programma di setup gestisce automaticamente i dettagli dell’aggiunta del nuovo sistema
operativo, anche per quanto riguarda il Boot Configuration Data store.
Ma quando modificate e configurate il Boot Configuration Data store? Sorprendentemente,
l’unico strumento ufficiale per farlo è una utility da riga di comando chiamata Bcdedit. Bcdedit
non è un programma interattivo, ma eseguite le varie attività aggiungendo e modificando i
parametri tramite la riga di comando. Per conoscere la sintassi completa di questo strumento,
aprite una finestra del Prompt dei comandi (usando l’opzione Esegui come Amministratore) e
digitate il comando bcdedit /?.
Per l’uso quotidiano, la maggior parte delle opzioni di Bcdedit è rischiosa e non necessaria.