Page 3 - Nomi & Nomi
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Un ‘segno’ per tutta la vita







                                                Lo chiameremo?...


     “Luigi, come mio padre, oppure Roberto come lo zio che non è più tornato dalla guerra?”...
     “Claudia, come la modella più bella del mondo se sarà femmina, Andrea se sarà maschio”...

     “Gemma, Martina, Federica, Maria, o forse Roberta: non abbiamo ancora deciso...”
     Spezzoni di frasi che ricorrono frequentemente nei dialoghi di chi, in attesa di un bimbo, sia
     esso  femmina  o  maschio,  si  interroga  sul  nome  che  dovrà  accompagnarlo  per  tutta  la  vita.
     Rispetto rigoroso della tradizione, desiderio di novità per evitare il ripetersi di nomi consueti,
     sottomissione  alle  leggi  non  scritte  della  moda  che  impongono  scelte  troppe  volte  superate

     velocemente  dal  tempo,  volontà  di  attribuire  un  nome  ricco  di  significato,  che  riesca  ad
     armonizzarsi con il cognome a cui dovrà abbinarsi: criteri diversi in qualche caso in conflitto
     tra loro, che si confrontano in un gioco a volte breve e senza sorprese, ma il più delle volte
     interminabile.  Scegliere  un  nome  è  in  effetti  una  notevole  responsabilità,  perché  ci  sarà
     qualcuno che porterà per tutta la vita il ‘segno’ che qualcun altro gli ha attribuito.





                                                  Come ti chiami?


     “Come  ti  chiami?”...  “Piacere,  Giovanni...”  ...  “Abate  Giorgio,  Bianchi  Luigia,  Esposito
     Ramona...” ... “Mi chiamo Davide e tu?”

     Il primo riconoscimento di se stessi e il primo contatto con gli altri passa attraverso il nome, che
     può aprire alla comunicazione oppure rappresentare un vero e proprio ostacolo, difficilmente
     superabile  perché  il  nome,  qualche  volta  mascherato  dietro  un  pietoso  diminutivo,  riappare
     crudele nei freddi elenchi e nei numerosi atti che determinano tutti i passaggi importanti della
     vita,  dal  certificato  di  nascita,  a  quello  di  matrimonio,  all’atto  di  acquisto  di  una  semplice
     automobile e così via.





                                            Attenersi alla tradizione?


     La maggior parte dei nomi tradizionali nella nostra penisola ha un’origine cristiana; gli italiani
     li scelgono all’interno di una ristretta rosa che presenta notevoli differenze regionali legate a

     culti  locali.  Rosalia,  Giovanni,  Francesco,  Luigi,  Pietro,  Giuseppe...  nomi  che  il  tempo  ha
     rivestito di notevole autorevolezza e che spesso si tramandano di padre in figlio o da nonno a
     nipote.




                                          Rompere con la tradizione?



     Con una percentuale sempre più crescente gli italiani mostrano il desiderio di ‘originalità’, che
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