Page 26 - L'Italia al telefono
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“Raffinatezze!!!”


          Non voglio un cazzo di niente. Vaffanculo Vodafon e tutti i telefoni
          Pronto? (Bimbo). .. (Poi, rivolgendosi alla madre...) Mamma... è uno che mi
          sta facendo incazzare (E poi a me...) pezz di merd
          Non mi rompete i coglioni che ho già tanti problemi

          Mi state rovinando la vita, anche rotto i coglioni
          Come  diciamo  noi  a  New  York  m’incazzo  come  una  belva  (Signore  a
          Pescara)
          Che quello stronzo non mi ha preso l’iban

          Non me ne frega un cazzo
          È una merda
          Non rompete i coglioni a quest’ora (19:54). Buona notte
          Che è una cacata pazzesca

          C’ho quest’età, che cazzo me ne frega
          Non ce ne frega un cazzo di niente
          Non me ne po’ fregà di meno
          Questa è un’agenzia di merda

          Stiamo col sedere per terra seduti sulle noccioline piccanti
          Ma il coglione è mio marito
          Siete un rompimento di palle
          Il mio patato non c’è e non cagatemi i coglioni

          Invece un cazzo pago di meno (Signora)
          C’ho un particolare incazzatura
          Vi sputtano
          Cafon di Pescara... vaffangul a te e mamm’t... ti puzza murì tu e tutt la

          famija  tu...  arrivederci  e  grazie  =  Cafona  pescarese...  vai  a  quel  paese
          insieme  a  tua  madre...  possa  morire  tu  e  tutta  la  tua  famiglia!!!
          (Turpiloquio di un signore di Termoli contro la mia collega Sara!!!)
          Io: “c’è il Signor Bianchi?” Lei: “Non c’è, non esiste e non mi rompete le

          palle” (Urlando)
          Porco dì. Quand’è romba cujun kissì = quanto è rompicogl... Questa!!! (Alla
          mia collega Lorena)
          Vai all’inferno ca m’avet rott lu cazz = mi avete rotto il ca...

          Questa  non  è  un’ottima  opportunità  ma  è  solo  una  presa  per  il  culo
          (Signora alla mia collega Lorena)
          Sto male e insistite... ma mettetevi una mano sulla coscienza, stronzi
          Io: “Quèrzola?” Lui: “No” Io: “Non è casa Quèrzola?” Lui: “No, Querzòla.

          Impari a parlare e non rompa i coglioni alla gente!!!”
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