Page 93 - Topolino 15.03.2017
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I
          L'INTERVISTA
        Cominciamo da… “i Bussola, uno
        per uno”, da sinistra a destra!
               «Cordelia, strappata ai maltrat-
               tamenti di un cacciatore, è te-
               stona, combinaguai e ladra di
        cibo. Virginia, primogenita, è nata “con
        l’espressione da piccola fiammiferaia la
        notte di Natale con l’ultimo zolfanello”. È
        buonissima, e le sorelle ne approfittano.
        Ginevra, 6 anni, è Attila, la guerriera; pe-
        stifera a casa, angelica a scuola. Mela-
        nia, tre anni e mezzo, è sempre sorriden-
                                             TUTTI PER UNO...
        te, affettuosa, canta tutto il giorno; Virgi-  UN LIBRO PER CINQUE!
        nia dice che “se non fosse nata, tutta la
        gioia del mondo non avrebbe saputo do-  stati con gli occhioni  da cucciolo; oggi è
        ve andare”. Paola è la mia compagna,   un tontolone di 35 chili!»
        sceneggiatrice di Dylan Dog e scrittrice.
        Siamo il sole e la luna, e come nella fiaba   E poi ci sei tu…
        ci incontriamo pochissimo: lei scrive di   «Già! Ex architetto, disegnatore di fu-
        notte,  io  mi  sveglio  all’alba.  Garrett,   metti per passione: a 35 anni ho lascia-
        adottato a Lucca                    to il posto fisso per “le nuvole”, sogno di
        Comics 2006, ci                     ragazzo.  È stato il primo insegnamento
        ha  conqui-                         per Virginia in arrivo: “segui i tuoi sogni”.
                                            E sono scrittore per caso, anzi “raccon-
                                            tatore di storie”. Ma “papà” è la parola
                                            più piena per descrivermi, il filtro attra-
                                            verso cui passa tutto il resto.»

                                              Tra trecce da fare, cene da pre-
                                               parare e consegne da rispetta-
                                                  re, com’è lavorare a casa?
                                                     «Mi  dicevano  che  con  le
                                                      bimbe non avrei più avuto
                                                      spazio per me: non era ve-
                                                     ro. Ho imparato che si può
                                                    disegnare sul tavolo del sog-
                                                  giorno pieno di briciole, sfiorato
                                                da monopattini e con il sottofondo
                                               di Peppa Pig. E ho l’appoggio di Pao-
          GARRETT         MATTEO               la, preziosissimo.»
                                                                           93
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