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Maldive
300             400.000         1.333,3
Maldive
Malé 
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Le altre regioni sono: Gaafu Alifu, Gaafu Dhaalu, Gnaviyani, Haa Alifu, Haa Dhaalu,  Laamu, Nyavinani, Seenu, Shaviyani e Thaa.
Abitanti
Densità
Km²
Capitale
Gli atolli delle Maldive
Le Maldive attraggono i turisti con la  promessa di offrire l'ultimo paradiso terrestre: se la vostra idea di paradiso corrisponde a  un'incontaminata isola tropicale con palme,  spiagge bianche e lagune turchesi, questo  arcipelago non vi deluderà. Questo è anche il luogo ideale per le immersioni, poiché si  possono ammirare coralli e ogni genere di  fauna marina. Eppure, questa meta non è  stata pensata per chi viaggia da solo con  zaino in spalla né per gli appassionati di  antropologia che vogliano vivere come la  gente del posto.
Alle Maldive ogni aspetto della vita turistica è organizzato e controllato. I funzionari governativi identificano i tratti di costa più  belli, le località alla 'Robinson Crusoe', ma poi non li consegnano al turismo di massa. La totale mancanza di risorse locali  impone l'importazione di qualunque bene necessario per il soggiorno dei turisti, dai mobili alla verdura fresca, e da ciò consegue che i prezzi siano poco competitivi. Si è proceduto quindi allo sviluppo di villaggi di alto livello, pochi per ciascuna isola, in modo da limitare il traffico, la folla, la criminalità e l'iniziativa commerciale. Questa politica mira anche a non stravolgere la vita tradizionale delle comunità musulmane. Ai turisti viene concesso di  partecipare a brevi visite guidate in villaggi di pescatori, al termine delle quali devono tornare al loro albergo. Molti si ritengono  soddisfatti di un veloce sguardo alla vita tradizionale, anche perché chi vuole visitare zone non incluse nei circuiti turistici deve  dimostrare di avere una ragione plausibile e chiedere un permesso speciale, ottenibile solamente dietro presentazione di un  invito ufficiale del residente dell'isola che si intende visitare. Dopo aver visto una delle poche zone concesse, non è difficile  capire come mai sia impossibile spostarsi liberamente: le piccole comunità isolate sarebbero gravemente danneggiate dal  turismo di massa. Piaccia o no, questa politica turistica restrittiva ha dato i suoi frutti, poiché le stazioni balneari sono di buon livello, il numero di  turisti è in continuo aumento e l'impatto sulla natura e sulla società è stato minimo. Le Maldive sono diventate il modello per uno  sviluppo turistico non distruttivo.
L'arcipelago si compone di circa 1.190 isole coralline coperte di palme e  cespugli di mangrovie che insieme formano 26 atolli che si estendono  per ben 750 km da nord a sud. Tra le tante isole solo duecento sono  abitate e  novanta ospitano villaggi turistici. Inoltre, essendo di modeste  dimensioni  è possibile attraversarle a piedi impiegando poco meno di 10 minuti. L'altezza massima delle isole non supera i 3 metri sul livello del  mare. I 26 atolli sono divisi in 20 regioni amministrative delle quali 10 sono  aperte ai turisti: - Lhaviyani - Raa  - Baa  - Kaafu (in questo atollo risiedono la capitale Malè, l'aeroporto e molti hotel e  strutture turistiche)  - Alif Alif (nella parte occidentale delle Maldive, è il secondo gruppo di isole più  famoso) - Vaavu - Meemu - Faafu - Dhaalu - Seenu (l'atollo più a sud, il secondo in popolazione. Vi risiede il Gan  International Airport e una comunità anglosassone).