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Indonesia
Province
Capitale
Superficie
(Km²)
Abitanti
L'Indonesia è suddivisa in 34 province.
Aceh
Banda Aceh
57.956
4.500.000
77,65
Bali
Denpasar
5.780
4.000.000
692,04
Bangka-Belitung
Pangkal Pinang
16.424
1.300.000
79,15
Banten
Serang
9.662
11.000.000
1.138,48
Bengkulu
Bengkulu
84
1.800.000
21.428,57
Giava Centrale
Semarang
40.800
35.000.000
857,84
Giava Occidentale
Bandung
35.377
45.000.000
1.272,01
Giava Orientale
Surabaya
47.799
40.000.000
836,84
Regione della Capitale
Giacarta
664
10.000.000
15.060,24
Gorontalo
Gorontalo
11.257
1.100.000
97,72
Isole Riau
Tanjung Pinang
8.201
1.800.000
219,49
Jambi
Jambi
50.058
3.200.000
63,93
Kalimantan Centrale Palangkaraya
153.564
2.400.000
15,63
Kalimantan Meridionale
Banjarmasin
38.744
3.800.000
98,08
Kalimantan Occidentale Pontianak
147.307
5.000.000
33,94
Kalimantan Orientale
Samarinda
204.534
3.700.000
18,09
Kalimantan Settentr.
Tanjung Selor
71.177
900.000
12,64
Lampung
Bandar Lampung
34.623
8.000.000
231,06
Maluku
Ambon
46.914
1.700.000
36,24
Maluku Settentrionale
Sofifi
31.982
1.200.000
37,52
Nusa Tenggara Occ.
Mataram
18.572
5.000.000
269,22
Nusa Tenggara Orientale Kupang
48.718
5.000.000
102,63
Papua
Jayapura
319.036
3.000.000
9,40
Papua Occidentale
Manokwari
97.024
900.000
9,28
Riau
Pekanbaru
87.023
6.000.000
68,95
Sulawesi Centrale
Palu
61.841
3.000.000
48,51
Sulawesi Meridionale
Makassar
46.717
9.000.000
192,65
Sulawesi Occidentale
Mamuju
16.787
1.300.000
77,44
Sulawesi Settentrionale
Manado
13.851
3.000.000
216,59
Sulawesi Sudorientale
Kendari
38.067
2.900.000
76,18
Sumatra Meridionale
Palembang
91.592
8.000.000
87,34
Sumatra Occidentale
Padang
42.012
5.000.000
119,01
Sumatra Settentrionale
Medan
72.981
13.500.000
184,98
Yogyakarta
Yogyakarta
3.133
4.000.000
1.276,73
Densità
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
1.970.261 255.000.000 129,42
Indonesia
Le isole dell'arcipelago indonesiano si
estendono per quasi 5000 km dal continente
asiatico all'Oceano Pacifico. Ricche di risorse
naturali e con un'incredibile varietà di culture, per
secoli hanno attirato mercanti cinesi e indiani,
colonizzatori europei, missionari, avventurieri,
compagnie minerarie, intrepidi viaggiatori e turisti.
Le isole sono abitate da 300 gruppi etnici con
culture distinte, che parlano 365 lingue e dialetti. A
dispetto del motto nazionale 'unità nella diversità',
queste culture sono minacciate dal processo di
indonesianizzazione, a mano a mano che le isole
vengono unificate sotto il dominio centralizzato di
Java. È stato difficile difendere il concetto
multiculturale di forza insita nella eterogeneità di
fronte a una simile frammentazione geografica e
culturale, e il governo indonesiano ha optato per un
potere forte, centralizzato e poco democratico.
estendono per quasi 5000 km dal continente
asiatico all'Oceano Pacifico. Ricche di risorse
naturali e con un'incredibile varietà di culture, per
secoli hanno attirato mercanti cinesi e indiani,
colonizzatori europei, missionari, avventurieri,
compagnie minerarie, intrepidi viaggiatori e turisti.
Le isole sono abitate da 300 gruppi etnici con
culture distinte, che parlano 365 lingue e dialetti. A
dispetto del motto nazionale 'unità nella diversità',
queste culture sono minacciate dal processo di
indonesianizzazione, a mano a mano che le isole
vengono unificate sotto il dominio centralizzato di
Java. È stato difficile difendere il concetto
multiculturale di forza insita nella eterogeneità di
fronte a una simile frammentazione geografica e
culturale, e il governo indonesiano ha optato per un
potere forte, centralizzato e poco democratico.
Il consolidamento dell'impero indonesiano ha provocato resistenza e insurrezioni, perlopiù ignorate dalla comunità
internazionale. Il paese era stabile fino alla recente crisi finanziaria, soprattutto perché l'opposizione politica era soffocata e
l'autorità del governo si basava sul potere militare. Dopo la caduta di Suharto, le ipotesi sulla direzione che l'Indonesia avrebbe
preso sono divenute il passatempo preferito di ogni corrispondente estero, ma l'allarmante stato dell'economia, le crescenti tensioni
tra musulmani e cristiani, gli scontri etnici a Kalimantan, i movimenti indipendentisti ad Aceh e Irian Jaya, gli infami gruppi
paramilitari filogovernativi che terrorizzano Timor Est rendono ogni previsione puramente congetturale.
internazionale. Il paese era stabile fino alla recente crisi finanziaria, soprattutto perché l'opposizione politica era soffocata e
l'autorità del governo si basava sul potere militare. Dopo la caduta di Suharto, le ipotesi sulla direzione che l'Indonesia avrebbe
preso sono divenute il passatempo preferito di ogni corrispondente estero, ma l'allarmante stato dell'economia, le crescenti tensioni
tra musulmani e cristiani, gli scontri etnici a Kalimantan, i movimenti indipendentisti ad Aceh e Irian Jaya, gli infami gruppi
paramilitari filogovernativi che terrorizzano Timor Est rendono ogni previsione puramente congetturale.
