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Myanmar (ex Birmania)
Divisioni
Capitale
Superficie
(Km²)
Abitanti
Il Myanmar è formato da 7 regioni, 7 Stati e un territorio della Capitale.
Rakhine
Sittwe
36.780
4.000.000
108,75
Chin
Hakha
36.019
500.000
13,88
Kachin
Myitkyina
89.041
1.300.000
14,60
Shan
Taunggyi
155.800
5.000.000
32,09
Kayah
Loikaw
11.670
300.000
25,71
Karen
Pa-An
30.383
1.800.000
59,24
Mon
Moulmein
12.155
3.000.000
246,81
Sagaing
Sagaing
93.527
5.500.000
58,81
Tanintharyi
Tavoy
43.328
1.800.000
41,54
Ayeyarwady
Pathein
35.138
6.800.000
193,52
Yangon
Yangon
10.170
5.700.000
560,47
Bago
Pegu
39.404
5.200.000
131,97
Magway
Magway
44.819
4.600.000
102,64
Mandalay
Mandalay
37.021
7.800.000
210,69
Naypyidaw
7.054
1.000.000
141,76
Densità
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
682.309 54.300.000 79,58
Myanmar
C A P I T A L E
Divisioni
del
Myanmar
Per oltre mezzo secolo, il Myanmar (ex Birmania) è
stato alla mercé di dittatori, giunte militari, fazioni di ribelli e
trafficanti di droga sanguinari e senza scrupoli. I governi
dittatoriali che si sono susseguiti hanno tentato, invano, di
cancellare ogni traccia di democrazia nel paese, arrestando
intere assemblee parlamentari, ricorrendo al lavoro coatto
per dare fiato a un'economia in crisi, imprigionando Aung
San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace 1991, e riducendo
brutalmente al silenzio ogni voce dissidente.
Benché l'ingresso del Myanmar nel nuovo millennio sia stato caratterizzato da un abbandono della politica socialista e
isolazionista in favore di un pragmatismo economico, la sua condizione di stato "paria" agli occhi del mondo occidentale è
diventata un handicap economico. Il governo attualmente in carica sta cercando di perfezionare i suoi equilibrismi politici che
mirano ad attirare gli investimenti stranieri, mantenendo allo stesso tempo il potere con le unghie e con i denti. Le forze ribelli
sono indecise tra il proseguire la lotta rivoluzionaria oppure rassegnarsi e sopravvivere.
Il Myanmar non è di certo il paese asiatico più facile o più tranquillo da visitare, ma è ricco di luoghi incantevoli e persone
sorprendentemente cordiali; consente, inoltre, di dare uno sguardo a una società di tipo orwelliano, bizzarra e inetta, che
sembra aver perso ogni contatto con il presente. Grazie alle politiche di chiusura verso ogni influenza esterna, il Myanmar è
uno dei paesi meno occidentalizzati del mondo. Si tratta di una condizione che molti considerano pittoresca dimenticando, però,
la realtà politica che l'ha determinata.