Page 1202 - Shakespeare - Vol. 4
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io rispetto e ad essi m’attengo, per quanto
voi li ignoriate in me, e secondo queste norme, buon cugino,
continuerò a comportarmi. Vi piaccia, perciò,
esprimere in termini cortesi le vostre lagnanze, poiché
la contesa è con un pari vostro, il quale intende
rimuovere l’ostacolo nello spirito e con la spada
di un vero gentiluomo.
PALAMONE
Non oseresti, Arcite!
ARCITE
Cugino mio, cugino mio, siete stato ben avvisato
di quanto io osi; m’avete visto usare la spada
contro i consigli della paura. Sicuramente da un altro
non sopportereste ch’io fossi messo in dubbio, ma il silenzio
rompereste, perfino in un santuario.
PALAMONE
Signore,
vi ho visto agire in tali situazioni che bene
potrebbero provare il vostro eroismo; avevate fama
di buon e ardito cavaliere. Ma non l’intera settimana è bella
se piove un giorno; il loro carattere coraggioso
perdono gli uomini quando cedono al tradimento,
e allora combattono come orsi forzati, 59 che fuggirebbero
se non fossero legati.
ARCITE
Cugino, meglio fareste
a parlare e agitarvi così davanti a uno specchio
che all’orecchio di colui che ora vi disdegna.
PALAMONE
Vieni qui,
liberami da queste fredde catene, dammi una spada,
anche arrugginita, e della carità