Page 1186 - Shakespeare - Vol. 4
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ottenne per lui la libertà; ma mai più,
               per giuramento e a pena della vita, dovrà mettere piede
               in questo regno.



              PALAMONE
                               È un uomo fortunato!
               Rivedrà Tebe, e chiamerà alle armi

               gli arditi giovani, che quando gli ordinerà la carica
               si butteranno come fuoco. Arcite avrà fortuna
               se oserà diventare un degno amante,

               e pure in campo affrontare una battaglia per lei;
               e se allora la perderà, sarà un freddo codardo.
               Quante occasioni per dimostrare coraggio e conquistarla
               purché sia il nobile Arcite; mille modi!
               Fossi libero io, farei cose

               di tale valorosa enormità che la signora,
               questa timida vergine, si dovrebbe far uomo,
               e cercare di possedermi!



              CARCERIERE
                               Milord, per voi

               ho pure quest’incarico −



              PALAMONE
                               Scaricarmi la vita?      50



              CARCERIERE
               No, ma da questo luogo rimuovere Vostra Signoria;
               le finestre sono troppo facili.



              PALAMONE
                               L’inferno si prenda
               chi mi vuole tanto male! Ti prego, uccidimi.




              CARCERIERE
               E poi essere impiccato?
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