Page 1182 - Shakespeare - Vol. 4
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o hai la speranza di render vani i miei desideri,
sei un traditore, Arcite, e un individuo
falso, come le tue pretese su di lei. Amicizia, parentela,
e ogni legame tra di noi io li rinnego,
se tu solo t’azzardi a pensarla.
ARCITE
Ebbene, l’amo,
e se la vita di tutta la mia famiglia dipendesse da ciò,
farei così lo stesso; l’amo con tutta l’anima.
Se per questo vi perderò, addio, Palamone! Lo ripeto
l’amo, e nell’amarla mi ritengo
degno e libero d’amarla
e con gli stessi diritti sulla sua bellezza
di qualsiasi Palamone o essere vivente
che sia figliolo d’uomo.
PALAMONE
Io ti ho chiamato amico?
ARCITE
Sì, e tale mi avete trovato; perché siete agitato così?
Lasciatevi trattare dispassionatamente. Non sono io
parte del vostro sangue, del vostro cuore? Voi m’avete detto
ch’io ero Palamone e voi eravate Arcite.
PALAMONE
Sì.
ARCITE
Non posso io esser soggetto a quegli affetti,
quelle gioie, dolori, rabbie, paure che patisce il mio amico?
PALAMONE
Lo potete.
ARCITE