Page 1213 - Shakespeare - Vol. 3
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14 I, ii, 89-91 Gioco di parole su maid with child, contraddittorio ‘vergine incinta’, corretto in woman with
maid, ‘donna con bambina’ (ma maid era anche il nome di un pesciolino), che si è reso giocando su
«trotella».
15 I, ii, 120-121 Riecheggia vagamente le parole bibliche, Romani, ix, 15 e 18.
16 I, ii, 122 restraint: parola-chiave del dramma, sempre in contrasto a liberty, licence, scope (sotto),
e simili.
17 I, ii, 140 true contract: si riferisce al contratto di nozze detto sponsalia de praesenti, fatto davanti a
testimoni, valido in Inghilterra benché le autorità religiose insistessero sulla “ratifica” della cerimonia
religiosa. Cfr. sotto, III, i, 211-213 (per la situazione di Mariana) e V, i, 208.
18 I, ii, 163 Propriamente, ‘dacché lo zodiaco ha compiuto diciannove giri’; ma sotto, I, iii, 21, si parla di
quattordici anni: ho preferito perciò l’indicazione generica, sacrificando il riferimento allo zodiaco,
ormai di limitata comprensione.
19 I, iii, 5 wrinkled: propriamente, ‘grinzoso’, cioè da persona matura, esperta.
20 I, iii, 20 L’in-folio ha weeds (difeso e mantenuto da alcuni curatori), più spesso però emendato,
come qui, in jades o steeds, più consoni alla metafora generale del passo.
21 I, iii, 36 gall: tipico delle dolorose abrasioni dei cavalli (cfr. Hamlet, III, ii, 242, “galled jade”, e sotto,
II, ii, 103).
22 I, iii, 43 Altra espressione ingarbugliata del Duca, benché il senso di fondo sia chiaro; slander,
‘calunnia’, ma anche ‘cattiva reputazione’.
23 I, iii, 54 Il distico finale − piuttosto goffo anche in inglese − esprime uno dei “motivi” del Duca per il
suo comportamento “stravagante”, e uno dei temi fondamentali del dramma; è naturalmente non
solo appropriato e prolettico, ma profetico del suo svolgimento.
24 I, iv, 4 La parola usata da Lucio e Claudio in ii, 122, 126, che esprime uno dei motivi di fondo. Si noti
che Isabella esprime qui (e altrove) lo stesso eccesso di rigore che caratterizza il suo futuro
antagonista Angelo: un sottile legame di fondo fra i due. Al v. 5 il primo in-folio ha sisterstood (qui
emendato in sisters stood), il secondo in-folio sisterhood: a parte la costruzione grammaticale, il
senso non cambia.
25 I, iv, 32 La pavoncella (lapwing), che gorgheggia lontana dal nido per ingannare gli uccelli da preda,
era sinonimo di insincerità. L’immagine si può intendere diversamente in italiano.
26 I, iv, 34 enskied: termine coniato da Shakespeare; io rischio la parola di Dante («Perfetta vita e alto
merto inciela / Dona più su», Paradiso, III, 95-96), usata da Piccarda Donati (una Clarissa!), che
sotto, II, iv, 80 sembra addirittura riecheggiata da enciel’d, che è connesso però a ciel o ceil,
‘proteggere con baldacchino o schermo’.
27 I, iv, 44 husbandry: coltivazione (della terra), con ovvio gioco di parole su husband (marito).
28 I, iv, 70 pith of business: la sostanza, l’essenza del mio affare, o intervento.
29 I, iv, 74 Da qui alla fine della scena, la versificazione è molto erratica.
30 I, iv, 88-89 soon at night: ‘prima di notte’; success, ‘esito’ (indipendentemente da buono o cattivo),
come quasi sempre in Shakespeare.
31 II, i, 5 keen: si riferisce probabilmente al coltello o bisturi ‘affilato’ con cui tagliare, ma si può anche
intendere genericamente: ‘attenti’, ‘percettivi’.
32 II, i, 12 blood, come spesso in Shakespeare (e nella Bibbia) indica lo stimolo o impulso carnale. Cfr.
sotto, II, iv, 177 e V, i, 469.
33 II, i, 31 Letteralmente: ‘senza alcun favoritismo nei miei riguardi’. Ma tutto il discorso è ricco di ironia
drammatica, se si pensa agli sviluppi del dramma.