Page 1215 - Shakespeare - Vol. 2
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ANTONIO

          Sano? È sveglio come un grillo! Lo faccio chiamare, così gli chiedi tu stesso.



              LEONATO
          No, no, facciamo conto d’averlo sognato finché non si mostra da sé. Però lo
          dico a mia figlia, così sarà più pronta a rispondere se per caso fosse vero.
          Anzi va’, diglielo tu stesso.


                   Alcuni servitori attraversano la scena guidati dal figlio di Antonio, e

                                    accompagnati dal cantore Baldassarre.
          Nipote, lo sai cosa devi fare. (Al cantore) Oh, amico mio, chiedo scusa: venite
          con me che ho bisogno dell’arte vostra. Nipote, pensaci tu a tutte le cose da

          fare.
                                                                                                        Escono.



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                                                  Scena III            EN

                          Entrano Don Juan il Bastardo e il suo compagno Corrado.



              CORRADO
          O diavolo, monsignore! Ma perché mai ha un magone tanto smisurato?



              DON JUAN
          È la causa che non ha misura, e pertanto la mia malinconia è senza limite.




              CORRADO
          La dovrebbe ascoltar ragione.



              DON JUAN
          E quando l’avrò ascoltata che vantaggio ne avrò?



              CORRADO
          Se non un rimedio immediato, almeno il conforto della pazienza.



              DON JUAN
          Mi meraviglio che tu, caro mio − se come dici sei nato sotto Saturno − mi
          venga qui a porgere una medicina morale per una sfortuna che mi ammazza.
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