Page 1208 - Shakespeare - Vol. 2
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No per amor di Dio, io vorrei che me ne dicessi con giudizio.



              BENEDETTO
          Mah! A dirti il vero, la mi è parsa un po’ troppo bassina per farne alte lodi, un
          po’ troppo brunetta per dirla una ragazza d’oro, e un po’ piccina per dei grandi
          elogi. Posso dir solo questo al suo credito, che se fosse diversa non sarebbe
          così bellina; e non essendo altra da quella che è, a me non piace.




              CLAUDIO
          Oh di’, tu credi ch’io vo scherzando! Ti prego di dirmi onestamente che cosa
          ne pensi.



              BENEDETTO
          Cos’è, la vorresti comprare che mi chiedi tante informazioni?



              CLAUDIO
          Stai fresco! C’è forse tant’oro al mondo che compri un gioiello così?



              BENEDETTO
          Come  no!  E  ti  dan  pure  l’astuccio  in  omaggio.  Ma  dimmi,  Claudio,  stai

          parlando sul serio? O mi vuoi minchionare venendomi a dire che Cupido è un
          buon cacciator di lepri, e Vulcano è in gamba come mastro d’ascia? In altre
          parole, con quale solfa va accompagnata la tua canzone?



              CLAUDIO
          Agli occhi miei è la figliola più acconcia ch’abbia mai veduta.



              BENEDETTO
          A  me  ancora  non  servono  occhiali,  e  queste  meraviglie  non  le  ho  notate.
          Piglia sua cugina ad esempio, se non avesse il diavolo in corpo, sarebbe una

          ragazza che, come bellezza, tanto val confrontare maggio a dicembre. Non ti
          sarai messo in testa di accasarti, spero?



              CLAUDIO
          Se ti giurassi che no e poi la figlia mi volesse, mi fiderei assai poco del mio
          giuramento.
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